Inconsueto e non molto convincente il discorso di inizio legislatura di Matteo Renzi in un’aula del Senato non al completo con molti banchi vuoti. Ha parlato della crisi economica, del patto di stabilità da sbloccare, delle riforme da approvare in tempi brevi e prima del semestre europeo per dimostrare che l’inversione di tendenza in Italia è già in corso. Parole cariche di ottimismo e di buoni propositi tendenti alla riduzione del peso fiscale e della disoccupazione. Renzi ha parlato della crisi delle piccole e medie imprese e della necessità che le aziende straniere trovino nuovamente conveniente investire capitali in Italia. Un nuovo governo pressocchè di giovani, senza esperienze politiche che vedremo al lavoro dopo aver ottenuto la fiducia nei due rami del Parlamento, ed a cui vogliamo affidare le nostre speranze per un futuro del Paese che restituisca soprattutto ai giovani la, la prospettiva di una Italia che vorrebbe fare cessare questa continua emigrazione nei vari Paesi europei, e non solo, alla ricerca di un lavoro. Nel corso dell’intervento del neo presidente sotto lo sguardo emozionato della sua consorte nel palco degli ospiti. ci sono state frequenti piccole contestazioni a cui Renzi ha risposto con il suo solito ironico sorriso. Dopo il voto di fiducia al Senato, domani sarà la volta della Camera dei Deputati dove i numeri consentono al Presidente del Consiglio già di iniziare il suo non facile lavoro; auguri Presidente!
Lucio Marengo