E stato presentato nella sala conferenze della Lord Byron College il libro Rings of Fire “anelli di fuoco”. Gli autori, i proff. Andrew Paolillo Direttore e Duane John Credico, Academic Manager della Lord Byron, storici fondatori della prestigiosa Scuola di Lingua Inglese, hanno voluto rendere omaggio alla Città di Bari che li ha “accolti” nel lontano 1973.
L’evento, moderato dai giornalisti Lino Patruno e Dionisio Ciccarese, ha fatto riemergere antichi ricordi dei due autori visibilmente emozionati nel raccontare episodi e aneddoti della loro storia personale.
Straordinariamente ricco di immagini e documenti fotografici, aneddoti e riferimenti storici, il libro descrive gli ultimi 50 anni di storia e offre, attraverso le vicende della Lord Byron, uno spaccato dell’Italia e della città di Bari, con puntuali riferimenti alle vicende che hanno maggiormente caratterizzato la storia più recente.
Come osservato dal relatore Dionisio Ciccarese i proff. Paolillo e Credico sono stati antesignani e innovatori nel campo della formazione culturale. Pur partendo da una formazione accademica di studi classici hanno dato vita ad una vera e propria impresa capace di affrontare e superare ogni tipo di difficoltà e proposto una serie di attività collaterali che ne hanno fatto un costante punto di riferimento nella vita culturale, sociale, sportiva di Bari e della Puglia.
L’Assessore alla Cultura del Comune di Bari Ines Pierucci intervenuta insieme al Consigliere Francesco Giannuzzi, ha elogiato il ruolo di primo piano della Lord Byron College nella formazione di intere generazioni di allievi, capace di andare oltre l’insegnamento tradizionale della lingua inglese.
Circostanza questa evidenziata dal prof. Paolillo : non ci siamo fermati alle sole lezioni frontali in aula, ma abbiamo avviato attività socio culturali, interamente svolte in lingua originale, anche con la istituzione del “Get Together Club” il primo pub in Puglia dove la lingua inglese si impara dal vivo, col metodo “Learning by Doing”
Il nostro futuro? Ci aspettano nuovi “Rings of Fire” – dice il prof. John – nuovi anni di sfide, di crescita e di lavoro. Vogliamo continuare a soddisfare le esigenze dei nostri studenti in modo creativo ed efficace e dare il nostro contributo alla crescita culturale della nostra città d’adozione che è Bari. La Lord Byron College ha il merito di essere “all inclusive” nel riavvicinare gli adolescenti agli adulti, i giovani ai più maturi. Il nostro ruolo primario è quello di creare nuovi modelli di relazione di incoraggiare le persone, provenienti da diverse nazioni ed estrazioni sociali, a comunicare tra di loro in inglese per costruire un mondo in cui tutti possano sentirsi parte integrante”.
La nuova fondazione Lord Byron College ETS – continua il prof. Andrew – aspira ad ampliare gli obiettivi pedagogici e socio-culturali che fin dall’inizio hanno reso speciale la Scuola, portandola a diventare, nel settore delle scuole di lingua, un riferimento d’eccellenza sul territorio.
L’ispirazione ce l’ha data il presidente Kennedy con la massima “non pensate a quello che la nazione può fare per voi, ma quello che voi potete fare per la nazione” . Attraverso la Fondazione intendiamo dare vita ad un autentico ente di beneficenza, capace di contribuire a difendere l’occupazione e dare impulso all’imprenditoria giovanile grazie al supporto della formazione professionale e alla conoscenza delle lingue e di quella inglese in particolare”.
Si fa presto a dire una Scuola di lingua inglese – ha scritto Lino Patruno nella prefazione-. Si fa presto a parlare così del Lord Byron College di Bari. Ma affermare che la Lord Byron è la storia di una città e di una Regione non è un’esagerazione.
Per capire cosa sono i cinquant’anni della Lord Byron è più facile tradurli in mezzo secolo. Mezzo secolo di cambiamenti più veloci di un centometrista italiano alle Olimpiadi. Mezzo secolo che tanto ha travolto da rendere ancora più incredibile che non solo la Lord Byron ci sia passata, ma che ci sia passata a dispetto di tutto. Attraverso i Rings of Fire, i cerchi di fuoco.
E poi, altro che scuola. Ambasciata, teatro, cinema, sponsor di sport, associazionismo, trattenimento, centro culturale, turismo: poco della vita cittadina non ha visto il suo zampino. Merito di questi due motori a propulsione nucleare che sono Andrew e John, sufficiente chiamarli così, come due di famiglia. Un cocktail di talento e di sapienza di vivere.
Una storia di eccellenza, di quante ne vorremmo sempre conoscere e non sempre ci capita. Un bel leggerli, garantito.