Il modo migliore per aiutare la Grecia è trovare un accordo che azzeri tutto quanto è stato fatto finora per ripartire, cosa possibile soltanto se si lega il pagamento dei debiti di Atene (240 miliardi di euro nei confronti della troika composta da Bce-Ue-Fmi) alla crescita del Paese. Questo il messaggio lanciato dal ministro delle Finanze ellenico, Yanis Varoufakis da Parigi, prima tappa di un tour europeo che lo porterà anche a Londra e Roma, Berlino e Francoforte.
Il ministro delle Finanze francese, Michel Sapin, al termine del colloquio con il collega Varoufakis ha sostenuto che “la Grecia è nell’euro e resterà nell’euro” garantendo la cooperazione di Parigi alla ricerca di un accordo tra l’esecutivo guidato da Alexis Tsipras e le istituzioni internazionali.
La crisi greca, con i possibili effetti sull’economia dell’Unione europea, è anche stata al centro di un lungo colloquio tra il presidente del Consiglio Matteo Renzi e la cancelliera tedesca Angela Merkel.
Varoufakis ha assicurato che il nuovo governo di Atene vuole “riformare la Grecia, con impegno”, nell’ambito di “un cambiamento dell’Europa che interrompa il circolo vizioso che si autoalimenta del debito e della deflazione”. Ciò non toglie, ha proseguito, che “l’euro sia e debba essere irrevocabile per tutti”.
La proposta del governo guidato Tsipras è di superare la troika e i suoi dettami, che sono strettamente legati a “un certo tipo di riforme strutturali”, e aprire un dialogo diretto con gli altri Stati membri dell’euro, la Commissione, la Bce e il Fmi, per rivedere la natura stessa delle riforme e la strategia su cui si basano.
In un’intervista a Le Figaro Varoufakis ha spiegato che il programma di austerità imposto nel suo Paese è “molto negativo per tutta l’Europa”. “Lo sfidiamo non solo perché non è un bene per la Grecia, ma perché è un male per tutta l’Europa. Non dimenticate che tutto questo non è solo una crisi della Grecia. Il debito dell’Italia è insostenibile, la Francia sente il respiro della deflazione sul collo, anche la Germania è in deflazione. Siamo in una fase di calo dei prezzi”.
Oggi la maggior parte del debito greco – circa 200 miliardi di dollari – è nelle mani di creditori pubblici. Il nuovo governo di Atene vorrebbe raggiungere un nuovo accordo sul debito per realizzare un margine finanziario in più per il Paese.
Massimo Pellicani