Entra nel vivo la corsa alla segreteria del PD. Renzi, Cuperlo e Civati, tre diverse anime del partito, con tre differenti proposte, si contendono la poltrona più importante del PD.
Renzi alla vigilia delle elezioni che chiamerà al voto 2milioni di elettori ha dicharato: “Non è vero che per le primarie di domani è tutto già deciso, tutto già scritto: lo dicono per tenervi lontano dai seggi e per dire che la politica non serve a niente”.
Il messaggio di Civati, invece, è rivolto da un lato ai “gufi” che sperano nell’insuccesso delle elezioni di domani e dall’altro al sua proposta di rinnovamento del Partito: “I gufi sono appollaiati sui gazebo da qualche giorno e sperano che le primarie vadano male perché così non cambia niente. Già la partecipazione sarebbe un segnale e poi dipende dal voto. Se si vota Cuperlo rimane tutto com’è, con quella classe tipica di un grande dirigente nazionale ma che non vuole particolarmente cambiare le cose. Renzi ha sbagliato ad imbarcare troppe vecchie glorie e io scherzando ho detto: non avrà esagerato con il rinnovamento? Fassino, Burlando e tante persone che vengono da lontano. Noi siamo un’altra cosa, che non è stata molto compresa perché era talmente innovativa, per certi versi, che è sfuggita e perché si contano i voti prima di iniziare attraverso le tessere. Se fosse così – osserva Civati – francamente non si muoverebbe nessuno. Il ‘chi te l’ha fatto fare’ non riguarda solo quelli che devono andare a votare riguarda anche i candidati perché se tutto è già deciso, il rischio è che le persone non si appassionino”.
Cuperlo infine aggiunge: “Se non dovessi vincere mi metterei al servizio dell’unità del Pd, difendendo e promuovendo idee e progetti che abbiamo messo al centro di questo programma”. “Domani – conclude – non è la tappa finale di un percorso ma la tappa di inizio di una nuova stagione del Pd con il ricambio profondo della sua leadership e della sua classe dirigente”.
La sensazione generale è che comunque vada, il rinnovamento della classe dirigente e di tutto il PD è una tappa obbligata e sicuramente un punto di non ritorno.
Antonio Curci – curci@radiomadeinitaly.it