Il PD non riesce a trovare le regole per il Congresso e si affida al voto. Stando alla bozza di questa notte dovrebbe saltare l’automatismo che prevede che il segretario del partito sia il candidato premier. L’8 dicembre si dovrebbero tenere le primarie per eleggere il segretario. Le candidature dovrebbero essere avanzate entro e non oltre l’11 ottobre. Anche il candidato alla Presidenza del Consiglio, stando alla bozza, dovrebbe essere individuato attraverso le primarie di partito o di coalizione. Ma non tutti sono d’accordo.
Renzi all’Assemblea del PD ha dichiarato: “Sono qui per dirvi che sogno un partito democratico che abbia l’ambizione di governare il Paese e, lo dico a Fassina, di governare l’Italia da soli” perché “la linea la dobbiamo dare noi”. Il Sindaco di Firenze qualora dovesse essere sconfitto alla corsa alla Segreteria, ha dichiarato di appoggere senza riserve l’altro concorrente, Gianni Cuperlo.
Infine Renzi fa autocritica e dice: “La crisi non è crisi del modello della destra, cui dobbiamo corrispondere con la nostra proposta. La crisi della politica interpella tutti noi. In questi 20 anni abbiamo governato anche noi, ci siamo stati anche noi. Se non siamo in grado di interpretare il cambiamento è un nostro problema”.
Gianni Cuperlo invece punta tutto sui bisogni dei poveri e della società: “A noi spetta di immaginare la società, l’economia, l’accesso ai beni, come potrebbero essere dopo la lunga stagione della destra. La crisi ha segnato la fine della loro concezione della persona e della democrazia. Il nostro congresso deve parlare ai poveri, che sono tanti da far paura”.
La corsa alla Segreteria del partito è solo agli inizi.
Antonio Curci – curci@radiomadeinitaly.it