E’ braccio di ferro fra il segretario del Popolo della Libertà, Angelino Alfano e Silvio Berlusconi. L’ex vice-premier e ministro dimissionario ha dichiarato: “Rimango fermamente convinto che tutto il nostro partito domani debba votare la fiducia a Letta. Non ci sono gruppi e gruppetti”. Immediata la replica di Bondi: “A questo punto, pur essendo convinto che la cosa migliore sia sfiduciare questo governo, voterò la fiducia solo se me lo chiedesse il Presidente Silvio Berlusconi. Nessun altro”. Una risposta questa che non lascia spazio a dubbi: il Pdl è spaccato.
Da una parte il segretario Alfano alla guida di una quarantina di parlamentari intenzionati a non far mancare la fiducia al Governo, dall’altra Silvio Berlusconi e i suoi fedelissimi. Questa contrapposizione fra forze sancisce da un lato una scissione ormai de facto all’interno del partito, dall’altro una posizione, quella di Silvio Berlusconi, non più di assoluta leadership.
A Palazzo Chigi intanto si sono riuniti Angelino Alfano, i ministri dimissionari del Pdl, Fabizio Cicchitto e Gianni Letta per tentare di trovare una soluzione alla rottura in atto nel Pdl e ad una soluzione alla crisi di Governo. Stando a quanto riportato dall’Ansa, pare che l’incontro fra segretario del Partito Angelino Alfano e Silvio Berlusconi, avvenuto quest’oggi, sia stato caratterizzato da toni molto duri. Alfano e gli altri ministri dimissionari sarebbero intenzionati a lasciare un partito in cui non si riconoscono più e a non staccare la spina al Governo Letta.
La frattura nel partito ormai sembra proprio esserci e a meno di un “miracolo” dovrebbe diventare insanabile e portare il Pdl ad una inevitabile scissione.
Berlusconi è sempre più solo.
Antonio Curci – curci@radiomadeinitaly.it