Nessun familiare si è presentato alla riesumazione dei resti di Pietro Paciani, l’uomo che fu processato come il “mostro”di Firenze nel 1994. Per lui l’accusa fu di essere responsabile di sette degli otto duplici omicidi di coppiette che sconvolsero la provincia toscana. Pacciani morì nel febbraio del 1998.
Dopo 15 anni di sepoltura, così come previsto dai regolamenti del Cimitero di San Casciano (FI), i resti di Pacciani sono stati riesumati e all’atto del disotterramento della salma, non era presente alcun familiare, benché cercati dal Comune toscano. Le ossa del presunto “mostro” di Firenze sono state collocate un una cassetta di zinco e saranno conservate per 6 mesi . Se nessuno reclamerà i suoi resti, Pacciani finirà in una fossa comune.
Pacciani fu arrestato il 16 gennaio 1993 con l’accusa di essere un plurimo omicida e venne condannato all’ergastolo il 1° novembre 1994. In appello però il presunto “mostro” venne assolto. Morì per arresto cardiocircolatorio nel febbraio del 1998 mentre era in attesa di un nuovo processo che sarebbe iniziato nel mese di ottobre dello stesso anno.
Maria Raspatelli