Un primo maggio veramente speciale quello vissuto ieri a Taranto ed organizzato dal Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, con la direzione artistica dell’attore tarantino Michele Riondino e del cantante e musicista siciliano Roy Paci.
Un vero e proprio evento dal basso, organizzato senza la presenza di sponsor o l’appoggio di sigle sindacali o partitiche, che è riuscito ad attrarre, nel Parco Archeologico delle Mura Greche, più di 100 mila persone provenienti da tutto il Sud Italia.
Taranto e i tanti problemi di questa città, legati principalmente alla presenza dell’Ilva e alla sua gestione criminale che ha avuto conseguenze tremende per l’ambiente, gli animali e i cittadini, sono stati il motore di tutte le riflessioni scaturite durante il concerto; ai lati del palco, infatti, due grandi striscioni riportavano le scritte “Riconversione mentale” e “Giustizia per Taranto”.
Il caldo pomeriggio è trascorso con la musica delle band emergenti selezionate tramite un contest, con i ritmi degli Officina Zoè e il rap delle BestieRare, con la classe di Diodato e Brunori Sas mentre sul palco, come conduttori, si sono alternati Michele Riondino, la giornalista Valentina Petrini, Valentina Correani, l’irriverente Andrea Rivera e Mietta.
Tante sono state le storie (spesso poco conosciute) e i temi trattati nel corso di questa lunga giornata, come il problema della Xylella e dell’eradicazione degli ulivi in Salento, l’Expo 2015 e le sue contraddizioni che hanno portato alle proteste e alle manifestazioni di questi giorni, la lotta alle mafie (https://www.facebook.com/ilsilenzioedolo), l’inquinamento ambientale, la cattiva politica, la disoccupazione, l’immigrazione.
Tra le storie di lotta si inserisce proprio la formazione del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti da parte di alcuni operai dell’Ilva e di alcuni cittadini di Taranto, nell’agosto del 2012, dopo il sequestro degli impianti inquinanti del polo siderurgico; questi operai, sentendosi soli ed abbandonati dalla politica hanno deciso di associarsi e di mettersi in gioco in prima linea per la propria città e per difendere la loro dignità.
Un’altra storia di coraggio è stata raccontata da un imprenditore pugliese che ha realizzato vicino Taranto, nonostante le difficoltà burocratiche e gli ostacoli affrontati, il primo impianto di biogas in Puglia, rendendo completamente ecosostenibile la gestione della sua masseria e la produzione dell’olio, del formaggio e di tutti gli altri prodotti che, altrimenti, avrebbero prodotto scarti molto inquinanti.
Anche Andrea Rivera ha voluto dire la “sua” sul palco del primo maggio eseguendo dei suoi brani, alcuni ironici come quello su Radio Vaticana ed uno, molto toccante, dedicato a tutti quei bambini morti di tumore a causa dei fumi dell’Ilva e ai quali è stato strappato il futuro.
La musica è andata avanti con il gruppo Bud Spencer Blues Explosion e con il cantautore genovese Francesco Baccini che ha eseguito, con la sua voce profonda, due brani molto conosciuti “Le donne di Modena” e “Ho voglia di innamorarmi” ed ha regalato al pubblico il suo nuovo brano dedicato a Pino Daniele.
Poi, è stata la volta di Marco Travaglio che è riuscito a rapire l’attenzione del pubblico raccontando tutta la realtà storica dei decreti “Salva-Ilva”, approvati dai vari governi nazionali di destra e sinistra, che però non hanno risolto i problemi dei lavoratori ma hanno avvantaggiato solo l’azienda ed i suoi proprietari.
Il discorso si è concentrato anche sulla cattiva amministrazione della città di Taranto e Travaglio ha citato i nomi degli ultimi sindaci della città ed ha parlato delle vicende, spesso molto controverse, in cui sono stati coinvolti. Il giornalista de “Il Fatto Quotidiano” non ha risparmiato neanche il Presidente uscente della Regione Puglia Nichi Vendola, ricordando la vicenda del giornalista Luigi Abbate e il comportamento discutibile avuto da Vendola nei suoi confronti.
Infine, spazio ancora al divertimento e al ballo con la musica elettronica dei Subsonica che hanno portato a Taranto i loro grandi successi come “Up patriots to arm” “Liberi Tutti” e “Aurora Sogna”, i Marlene Kunts e il grande Caparezza che, attesissimo da tutti, ha continuato a fare divertire i suoi fan con i pezzi del suo album “Museica” e con l’esecuzione dell’immancabile “Vieni a Ballare in Puglia”.
Caparezza ha dichiarato che la manifestazione di Taranto rappresenta un momento unico e molto importante per la Puglia e che passerà alla storia.
Cristina De Ceglie