Alla Roma il derby, al Napoli il posticipo. È loro la vetta. Dietro non rallentano le altre contendenti allo scudetto. Gioia per Milito dopo il grave infortunio di febbraio.
Il campionato continua a dare importanti conferme. Anche la quarta giornata celebra la conferma in vetta di Napoli e Roma. Eppure oggi i match erano ad altissimo coefficiente di difficoltà.
I partenopei sono di scena al “Meazza” contro il Milan per il posticipo. È dal 1986 che non esce il segno “2” in schedina. E così Britos di testa e il solito Higuain affondano le velleità di un Milan comunque discreto. Balotelli prova in tutti i modi a riaprire la partita, sbaglia persino un rigore (il primo della carriera), poi accorcia al 91′ con uno splendido tiro a giro ma non c’è più tempo.
Hamsik e compagni a punteggio pieno, così come la Roma di Rudi Garcia che fa suo con autorità il derby di Roma. La Lazio è meno in palla del solito, Candreva ed Hernanes non incidono. Dagli sviluppi di una palla inattiva arriva il cross che Balzaretti, al volo, trasforma nell’1-0 a metà secondo tempo; nel finale l’espulsione di Dias e il rigore di Ljajic mettono la parola “fine” alla contesa. Delirio sulla curva giallorossa.
Tengono il passo le inseguitrici.
La Juve rimonta il vantaggio iniziale del Hellas Verona firmato Cacciatore (primo gol in serie A per il terzino) con il solito Tevez e la prima marcatura italiana di Llorente: un risultato in bilico malgrado la Vecchia Signora abbia costruito più di 15 palle gol.
La Fiorentina espugna Bergamo segnando un gol per tempo all’Atalanta: Mati Fernandez apre le danze, “Pepito” Rossi le chiude. Ancora una sconfitta per i nerazzurri, suonano i primi campanelli d’allarme per Colantuono.
Goleada esterna per l’Inter che ne fa addirittura 7 al malcapitato Sassuolo, che fatica ad entrare nella dimensione della serie A. Nella festa nerazzurra del gol va segnalata la doppietta del rientrante Milito dopo circa 7 mesi. Un dolce ritorno per tutti i tifosi della Beneamata.
Colpo del Torino che schianta il Bologna con un 2-1 a domicilio; decisivo il rigore di Cerci allo scadere del primo tempo. Prima vittoria in campionato per il Chievo: vittima illustre l’Udinese, caduta sotto i colpi di Pellissier e Rigoni dopo il vantaggio di Maicosuel ad appena un giro di lancette.
Finiscono a reti bianche e con tanti sbadigli Genoa-Livorno e Catania-Parma: e se per la prima sfida il pareggio è un buon punto portato a casa dalle due formazioni – salite rispettivamente a 4 e 7 punti –, serve meno la posta divisa tra i rossazzurri siciliani ed i ducali; sarebbe servita necessariamente la vittoria per risollevarsi dai bassifondi di classifica.
Più divertente è infine il pareggio di Cagliari tra i padroni di casa e la Samp di Delio Rossi; Ekdal sblocca il risultato alla mezz’ora, poi accade tutto nel finale: papera di Agazzi, gol di Gabbiadini (89′), Conti fa esplodere di gioia la tifoseria sarda (91′), De Silvestri strozza nuovamente l’urlo a un attimo dal fischio finale. 2-2 e tutti proiettati al turno infrasettimanale di mercoledì.
Claudio Mastrodonato