”L’emergenza Ilva e’ giunta ad una svolta storica”. -Dichiara il consigliere regionale del Pd, Michele Mazzarano- “La preziosa attività della magistratura ci sottopone un tema non più derogabile: la assoluta esigibilità del risanamento ambientale e la convinzione che la famiglia Riva e’ un enorme impedimento per il raggiungimento di questo obiettivo” -continua Mazzarano.
“Per questo chiedo al Presidente Introna e a tutti i Capigruppo che, di Taranto, con i suoi drammi e le sue incompiute potenzialità (industria, porto, mobilita’), ne discuta, con apposita seduta straordinaria, il Consiglio Regionale -dichiara Mazzarano.
Trovare una soluzione per l’Ilva che possa garantire la continuità produttiva ed il rispetto dell’ambiente e la tutela della salute, andando avanti con l’attuazione piena delle prescrizioni previste dall’Aia (Autorizzazione integrata ambientale): è questo l’imperativo su cui si sta muovendo il governo, che valuta anche le soluzioni percorribili per il commissariamento. Perché è altrettanto «decisivo» evitare la chiusura dell’impianto di Taranto, con ripercussioni su 40 mila lavoratori nel Paese e sull’intero settore siderurgico. Dopo il tavolo al ministero dello Sviluppo economico, oggi il vertice si è spostato a Palazzo Chigi, dove il premier Enrico Letta insieme al vicepremier e ministro dell’Interno Angelino Alfano ed ai ministri dello Sviluppo e dell’Ambiente, Flavio Zanonato e Andrea Orlando, stamattina ha incontrato il presidente e l’amministratore delegato dimissionari dell’azienda, Bruno Ferrante ed Enrico Bondi (dimissioni che avranno effetto dall’assemblea dei soci, convocata il 5 giugno).
Massimo Pellicani