Oggi, mercoledì 4 Luglio 2012, Joe Incandela, direttore della collaborazione internazionale CMS ha ufficializzato l’esistenza della particella di Dio, meglio nota tra i fisici come bosone di Higgs. Ma entriamo nei particolari, che cosa è in realtà?
Peter Higgs, teorizzò che tutte le particelle elementari avevano massa zero. Poi, entrando in un campo scalare, denominato campo di Higgs, le particelle avrebbero acquisito massa superiore.
Questa teoria, messa a punto dagli scienziati negli ultimi quarant’anni prevedeva la spiegazione di tre delle quattro forze che identificavano il modello standard, ovvero l’interazione nucleare forte, debole e l’elettromagnetismo, ogni forza è descritta tramite dei bosoni, che rientrano nel campo di Higgs.
I bosoni però sono di difficile individuazione, poiché hanno una massa circa cento volte maggiore a quella dei protoni. Per poterli studiare e identificare, è necessario ricreare una situazione simile a quella del Big Bang, e per fare ciò ci viene in aiuto l’LHC ( Large Hadron Collider ), sito al CERN di Ginevra, il più grande acceleratore di particelle del mondo.
Incandela ha appena comunicato che il nuovo bosone è stato trovato a un’energia di circa 125 GeV, come prevedeva Peter Higgs. Grazie a questa scoperta, ci accingiamo a vivere un nuovo modo di vedere la fisica. Sarà possibile in meno di due anni, il tempo per ripreparare l’LHC, conoscere nuove particelle, in grado di spiegare la teoria della supersimmetria e dell’inflazione, che potrebbero garantire la vera origine della materia, dell’universo e perché no, sfatare i miti delle religioni nel mondo.
Dopo quarant’anni di ricerche, si apre un nuovo scenario di scoperte, a partire dalla particella più ostica da trovare, ormai agli occhi di tutti.
Angelo Cassano