Che vergogna! Non è populismo ma disgusto dover assistere allo spettacolo indecoroso di una classe politica a tutti i livelli e di ogni colore, sostenere un governo che toglie anche gli ultimi spiccioli dalle tasche degli italiani.
Cosa dicono i magnifici traffichini della politica nazionale? Non sapevano che per le ultime elezioni del 2008 sono stati erogati ai partiti, rimborsi per complessivi cinquecento milioni di euro (mille miliardi delle vecchie lire?) E che gli stessi partiti si sono appropriati anche dei rimborsi riservati agli eletti, e che sempre gli stessi partiti hanno ricevuto dal Parlamento nel 2011 contributi per circa 100 milioni di euro? Tutto questo nel momento in cui si chiedono sacrifici alle famiglie che già non riescono a far quadrare i propri bilanci?
Loro, i Bersani, Casini, Alfano, Fini, Di Pietro, Bossi, Berlusconi, ecc. cosa hanno da dire? Forse è meglio che non parlino e si vergognino di quello che ci fanno. Loro non rinunciano ai nostri soldi, perché certamente sono nostri, delle tasse che paghiamo più che in ogni parte del mondo, anche rispetto a quello che riceviamo in cambio in termini di malasanità, di insicurezza, di disoccupazione preoccupante, di milioni di giovani in attesa di una occupazione che forse non verrà mai.
Questa è la vera Italia dei privilegi: i partiti con i loro bilanci in forte attivo, con l’accumulo di proprietà a danno di un intero Paese.
Siamo in fondo al barile e si rischia la disobbedienza fiscale perché le famiglie devono scegliere se pagare le tasse o nutrirsi per sopravvivere; un’altra alternativa appare lontana sino a quando questi politici non saranno mandati definitivamente in pensione magari anche nei Paesi dove solitamente trascorrono le vacanze, ma per carità purchè stiano lontani dall’Italia perché ne abbiamo le tasche piene.
Lucio Marengo