Sta facendo discutere la notizia che i Baci Perugina, ambasciatori del made in Italy nel mondo, saranno venduti in Francia con il marchio Lanvin e con la dicitura “importati da Nestlé” invece di “confezionati a Perugia”, nonostante continuino ad essere prodotti negli storici stabilimenti di San Sisto (Perugia). La decisione è stata presa dalla multinazionale svizzera Nestlé che è proprietaria sia della Perugina che del marchio Lanvin (brand francese di pasticceria molto rinomato). Per il momento sembra che questa scelta riguardi solamente il mercato francese. La Nestlé, al centro delle polemiche, ha deciso di spiegare le ragioni di questa scelta. Considerato il calo dei consumi e i problemi del mercato italiano, l’azienda ha deciso di puntare sull’aumento dei volumi di produzione destinati all’export, realizzando, con Nestlé Francia, questo particolare accordo che riguarderà soltanto la produzione del formato “Bacetto” e non del Bacio classico. Inoltre, è stato affermato che gli effetti di questa iniziativa saranno molto positivi per i lavoratori ed in termini occupazionali. Nonostante la RSU (rappresentanza sindacale unitaria) sia convinta della positività di questo accordo, sta facendo pressioni sulla multinazionale affinché sulle confezioni di Bacetti venduti in Francia compaia l’indicazione “Made in Umbria”. Il pubblicitario Gavino Sanna che ha lavorato per la Perugina, realizzando la sua prima campagna proprio per i Baci, è decisamente critico nei confronti di questa vicenda perché ritiene che le multinazionali pensino solo ai profitti tralasciando la storia dei prodotti.
Cristina De Ceglie