C.C., dipendente per la Carbonsulcis, almeno così da contratto, perché effettivamente l’operaio in questione non ha mai lavorato e all’età di 52 anni si ritrova in pensione con l’assegno dell’Inps. È lo stesso C.C. che confessa un passato fatto di favoritismi, di medici compiacenti, di una claustrofobia che non gli permetteva di lavorare in miniera. Anni di servizio trascorsi tra certificati medici, 13 anni di cassa integrazione e poi infine la pensione tanto sperata. È accaduto in Sardegna e pare, solo per ora, tutto regolare per l’Inps che dovrà ora indagare su quanto ammesso dallo stesso, che ora è in pensione con trentacinque anni di anzianità. È bufera sul web contro il reo confesso, soprattutto da parte dei giovani disoccupati contro il “furbo d’Italia” che gode di una pensione senza aver mai lavorato, contro chi forse la pensione non la vedrà. Cosa fa intanto il minatore che non ha mia fatto il minatore? Si occupa di musica jazz, da sempre la sua passione, perché un uomo che è lo specchio di un Paese malandato, che pensa che “non sarà uno stipendio guadagnato senza lavorare a mandare in malora il Paese” coltiva anche passioni alla faccia di chi non riesce a coltivare i propri sogni.
Giuseppina Raco