Ieri sera, in Piazza Gae Aulenti, a Milano, è partito il countdown per l’Expo 2015 che, tra un anno, farà convergere l’interesse del mondo intero verso l’Italia e rappresenterà una vetrina per conoscere da vicino i prodotti alimentari e i sistemi produttivi dei 144 Paesi partecipanti all’evento.
“Nutrire il pianeta, energia per la vita” è il tema di questa esposizione universale, durante la quale si parlerà non solo di nutrizione e alimentazione ma anche di sostenibilità, di come ridurre gli sprechi lungo le diverse filiere alimentari, di tecnologia e innovazione in campo produttivo. L’Expo è infatti una manifestazione di forte impatto culturale, sociale, scientifico ed educativo.
A livello sociale, gli audaci obiettivi che si vogliono raggiungere sono la cooperazione tra i popoli e gli Stati e il miglioramento della condizione umana, perché tutti gli uomini dovrebbero avere accesso in maniera sufficiente e corretta alle risorse alimentari.
Molti saranno gli eventi educativi, basati anche sul gioco, rivolti soprattutto a bambini e ragazzi, nel corso dei quali si affronteranno temi relativi alla sicurezza alimentare, ad una alimentazione corretta, alle malattie sociali legate proprio ad uno sbagliato rapporto con il cibo.
Una delle novità interessanti dell’Expo è quella dei “Cluster”: per favorire la cooperazione e il confronto, i Paesi non saranno ospitati in padiglioni separati, in base a criteri geografici, ma saranno suddivisi o accomunati in base a criteri di filiera alimentare (Riso – Abbondanza e sicurezza, Caffé – L’energia delle idee, Cacao – Il cibo degli Dei, Cereali e tuberi – Vecchie e nuove colture, Frutta e legumi, Il mondo delle Spezie) e di identità tematica (L’agricoltura e l’alimentazione delle zone aride, Isole Mare e Cibo, Bio-Mediterraneo – Salute, bellezza e armonia).
Forte sarà anche l’impatto dell’Expo in termini occupazionali; tanti sono i giovani che hanno già trovato impiego come ingegneri o addetti alle comunicazioni tra gli Stati e molti altri verranno probabilmente impiegati grazie a specifici programmi di inserimento formativo e professionale.
Cristina De Ceglie