Apprendo oggi in maniera del tutto occasionale che il consigliere regionale del PD Fabiano Amati ha proposto al presidente della Commissione Ambiente di disporre l’audizione degli ex deputati pugliesi Pino Specchia e del sottoscritto Lucio Marengo, allora entrambi componenti della Commissione di controllo e d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad essa connesse. E’ chiaro che la mia personale disponibilità è assicurata sempre che la commissione consiliare regionale abbia questi poteri essendo trascorsi circa tredici anni. Ad ogni buon conto colgo l’opportunità che mi viene fornita per ricordare a tutti color che sono amanti della trasparenza che molti atti della Commissione, non risultano mai pubblicati, ed altri non sono mai stato trascritti. Sono orgoglioso del lavoro svolto da deputato della Repubblica e da rappresentante di questo nostro emarginato Sud, eletto con oltre trentaquattromila voti di preferenza. Gli archivi della Camera dei Deputati, ed i documenti di sindacato ispettivo dovrebbero ampiamente attestarlo anche se alle elezioni del 2001 mi sono ritrovato improvvisamente non ricandidato, probabilmente vittima di quella famosa e strisciante trasversalità che spesso vede personaggi in auge decidere sulla pelle di altri. Il lavoro di tutte le Commissioni d’inchiesta bicamerali hanno sempre svolto il proprio lavoro con grande professionalità ed altrettanto scrupolo; tuttavia devo purtroppo dichiarare la mia comprensibile amarezza nell’avere notato anche a distanza di mesi che molti dei documenti non sono mai stati pubblicati con la scusa della secretazione e dovrebbero esistere. Al Consigliere Amati suggerisco che le audizioni possano svolgersi a Roma a Palazzo S. Macuto che è la sede appunto della commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti.
Lucio Marengo