Ultime notizie dal Wonderful Web World: Internet procura dipendenza come una vera e propria droga. L’allarme è stato dato dagli specialisti che hanno partecipato al 46esimo Congresso nazionale della “Società Italiana di Psichiatria”, i quali hanno rilevato come ben tre milioni di italiani abusino del mezzo informatico e siano quindi “drogati” di web. Pare che a creare maggiore dipendenza siano il sesso virtuale ed i giochi online. Le ricerche affermano che sono necessarie poco più di otto ore trascorse davanti a un pc per perdere i contatti con la realtà: si finisce per viaggiare nel mondo virtuale e per isolarsi dal mondo esterno. Sembra che il disturbo colpisca maggiormente persone con un’ età compresa tra i 15 e 40 anni, più esposti alle insidie del web, che tendono a cadere in trappola con più facilità. Sono sopratutto i ragazzini ad usare ed abusare in modo compulsivo di Internet. Oggi si affacciano al mondo virtuale in età sempre più precoce e, sin da giovanissimi, finiscono per rimanere aggrovigliati nella rete cybernetica in cui è molto facile venire a contatto con la pornografia, con immagini violente, con realtà estreme e poco convenienti. Ogni giorno davanti agli occhi avidi ed attoniti di milioni di ragazzini scorrono immagini, video, testi che spalancano mondi che dovrebbero rimanere un tabù per i giovanissimi ed i ragazzini.
Non bisogna poi sottovalutare la pericolosa insidia, dilagante in questi ultimi anni, dei siti dedicati al gioco d’azzardo che inchiodano giovani e meno giovani davanti al computer per ore a tentare la sorte o ad ingegnarsi per raggranellare la somma sperata, molto spesso attraverso vere transazioni economiche. C’è anche chi diventa dipendente dal cosiddetto web shopping compulsivo passando il tempo su siti di e-commerce. In questo caso spesso vi sono drammatiche conseguenze finanziarie, perché il cybernauta finisce per spendere moltissimo denaro sul web.
Decisamente più problematici sono i casi di cybernauti che si distaccano completamente dalla vita reale. Si tratta del disturbo hikikomori: in questi casi il cybernauta si allontana in modo irrimediabile dal mondo reale, affrontando i disagi dell’adolescenza rifugiandosi in un mondo irreale dove può sentirsi protetto da una vita apparentemente più soddisfacente di quella reale, sempre dietro lo scudo sicuro che è il monitor del proprio computer. Inoltre, uno studio cinese pubblicato sulla rivista di settore Plos One ci spiega quanto la dipendenza da Internet crei problemi, al pari della dipendenza da alcol. Pare che un uso sregolato di internet possa modificare il cervello in modo duraturo. Il nome con il quale viene riconosciuta la patologia è “Internet Addiction Disorder”, conosciuta anche sotto l’acronimo di “IAD” e si tratta di un disturbo di dipendenza dalla rete. L’ Accademia cinese delle scienze di Wuhan ha analizzato, tramite la risonanza magnetica per immagini, il cervello di diciassette adolescenti tra i quattordici ed i ventuno anni con diagnosi di IAD. I risultati preliminari ottenuti dagli scienziati purtroppo non sono stati positivi. La scansione tramite risonanza ha infatti rivelato una alterazione della struttura del cervello, in particolare concernente quella parte del nostro encefalo che contiene le fibre nervose. Modificazioni di questo tratto sono associate ai disturbi nel comportamento come quelli derivanti dall’alcol o da altre sostante stupefacenti. Vengono, inoltre, sviluppati i sintomi tipici dell’astinenza come tremori, ansia, pensieri ossessivi e movimenti involontari.
Chiara De Gennaro