ISRAELE – Le forti inclinazioni di odio ed avversione nei confronti degli immigrati imperversa in Europa: Austria, Ungheria, Olanda ma anche Francia e le ultime elezioni politiche italiane hanno mostrato la volontà dell’elettorato di porre un freno alla preoccupante ondata migratoria nord-africana. Eppure, il fenomeno non si arresta ai confini continentali.
A dar ragione a questa idea vi è l’ultima volontà del primo ministro israelita, Benyamin Netanyahu, il quale avrebbe annunciato di voler annullare l’accordo che riguarda il ricollocamento dei migranti africani presenti in Israele. “Ho ascoltato con attenzione i molti commenti, ho riesaminato i vantaggi e le mancanze e – ha spiegato in seguito all’incontro con il ministro degli interni Arie Deri – di annullare l’accordo”. La mossa del premier è nata dalla visita che questi avrebbe fatto in giornata nei quartieri sud di Tel Aviv dove è più forte la presenza dei migranti.
”Malgrado le limitazioni giuridiche e le crescenti difficoltà internazionali continueremo ad agire con determinazione per ricorrere a tutte le possibilità che abbiamo a disposizione per far uscire gli infiltrati dal Paese”: questo l’impegno assunto dal premier Netanyahu durante l’incontro odierno con abitanti di rioni di Tel Aviv dove e’ forte la presenza di migranti africani. Dopo la sua decisione di annullare l’accordo con l’Unhrc, Israele – ha aggiunto – ”continuerà a cercare altre soluzioni”.