Evviva i telefonini, specie quelli di ultima generazione, tutti sofisticati, dotati degli ultimi ritrovati della elettronica e molto diffusi tra i giovani anche se abbastanza costosi. Ma questi aggeggi infernali rendono vulnerabile la nostra privacy perchè siamo monitorati ed ascoltati senza la necessità di autorizzazioni della magistratura. Le rivelazioni di Vodafone parla dell’Italia come del Paese che avrebbe il record di spiati. Leggiamo che ci sarebbero circa seicentomila richieste di dati personali e centoquaranta mila utenze intercettate. La differenza con gli altri paesi europei è semplice, basti pensare che in tutta l’inghilterra risultano intercettate solo duemila settecento utenze telefoniche. Sono dati impressionanti che ci terrorizzano non per il fatto di essere ascoltati che può interessare fino ad un certo punto, specie quando non si ha nulla da nascondere, ma mi chiedo Perchè deve essere violata la vita privata di ciascuno di noi? La politica già ci tratta da stracci maltrattandoci, tartassandoci, negando le nostre libertà, esasperando una intera popolazione, ora ci si mettono anche gli spioni ed i guardoni per origliare, leggere i messaggi,vedere anche il via vai di foto senza veli di questi ragazzi che vivono con il telefonino fino al punto di non poterne fare a meno. Attenzione a parlare al telefono e raccontare i fatti di casa propria perchè tra l’altro ci sono strumenti come gli scanner ,in libera vendita capaci di intercettare le telefonate e quindi premeditare sorprese spiacevoli. Credo sia giunto il momento di tornare a parlarsi di persona evitando il più possibile l’uso del telefonino che tra l’altro crea anche danni. L’Italia dei primati negativi; siamo un Paese di ladri impuniti, siamo un Paese di abusi abituati a fucilare moralmente i personaggi sottoposti ad indagini, ma poi vediamo che, o per prescrizione dei reati, visto che le accuse risultano prive di fondamento, e tutto finisce a tarallucci e vino. Non siamo più un Paese serio, e tutto il mondo lo ha compreso. Siamo alla totale anarchia! Dio ci salvi.
Lucio Marengo