Palermo, 06 Settembre 2013
E’ di queste ore la notizia che una piccola fortuna, in un mare di bestialità umana, ha finalmente toccato la vita del piccolo Giorgio di Palermo, neonato di neanche quattro mesi che è stato probabilmente oggetto di immondi atti di violenza – riportando fratture multiple e contusioni – da parte dei genitori.
Chi scrive avrebbe voluto trovare un corpo dell’articolo più lungo, uno scritto giornalistico più denso per lasciare ai lettori le sensazioni che si provano quando ci si accosta a tragedie del genere che secondo molti e parimenti secondo chi è chiamato a scriverne per motivi di cronaca, demoliscono il reato di violenza sui minori chiedendone di per sè uno nuovo, estremamente più grave, pregno di quel senso di esecrabile malvagità propria di una demente e cinica violenza criminale che forse – aggirando il concetto di bestia per quanto rispettabile sinonimo di animale – non trova termini di paragone nella pur ricchissima lingua Italiana.
La vicenda dunque dell’Imprenditore di Milano che – anonimamente – si è fatto avanti per provvedere vita natural durante al piccolo Giorgio, lascia nelle lacrime che possono solcare le orbite anche del redattore più navigato un segno di speranza e di gioia che con questo articolo vogliamo trasmettere – sicuramente assieme a tutti i nostri lettori – quale augurio per una vita più serena al piccolo sfortunato bimbo.
Forza Giorgio, l’Italia della brava gente è con te.
Roberto Loporcaro