Arte è quando la mano, la testa, e il cuore dell’uomo vanno insieme.
(John Ruskin).
BARI – Diversamente da un racconto epico, ‘galeotto fu’ Facebook.
Non conoscevo Paola, né il suo mondo fatto di mille sfumature.
Mi ha mostrato i suoi disegni e lì ho deciso che avrei scritto di lei.
Paola Lomuscio, andriese di 33 anni, è una disegnatrice di volti “soprattutto di gente nota e in bianco e nero”, direbbe.
Nell’intervista che segue, ha scelto di non parlare della sua vita privata, ma solo della sua arte.
Come è nata la passione per il disegno?
Sin da bimba ho sempre amato disegnare. Ho iniziato ricopiando le Immagini di Minnie e Topolino. Da lì non ho più smesso.
A quale di questi sei più affezionata e perché?
Non c’è un mio preferito, sono molto legata ai miei disegni. Ognuno ha la sua storia.
Quanto tempo impieghi a realizzare i tuoi capolavori?
Dipende dalla difficoltà del volto: 3 settimane o anche un mese.
Che materiale usi? Hai mai pensato di avvalerti dell’aiuto di programmi?
Tutto quello che vedete è stato realizzato con le mie mani. Nessun computer. Solo matita, tempera bianca e nera, gesso bianco, carboncino e tantissima pazienza e studio.
Hai mai pensato di mollare tutto o c’è stato qualcuno che ti ha consigliato di farlo?
Il mio motto è: “Io non mollo e non demordo” perché se vuoi una cosa,devi andare fino in fondo per realizzarla. Impegno, studio e tantissima determinazione sono gli ingredienti vincenti.
Il tuo innato talento ti regalato molte emozioni e soprattutto importanti collaborazioni con artisti e scrittori, puoi raccontarci in breve questa esperienza?
Se vuoi realizzare un sogno devi fare in modo che qualcuno lo noti, o meglio, che ti noti. Grazie ai social network ho avuto la fortuna di incontrare Venditti, Calá e di essere stata selezionata ad una mostra/omaggio di Bowie a Roma e inviare una stampa fotografica del mio disegno in America; uso i social network come un vero e proprio curriculum.
Ci sono state conseguenze negative a tutto questo?
C’è stato qualcuno in passato che voluto infangare il mio lavoro con delle cattiverie. Ma come ogni cosa, il miglior modo di combattere invidie e cattiverie è andare avanti a denti stretti.
Cosa diresti ad un giovane che vorrebbe seguire la tua strada?
Ascoltate il vostro cuore e la vostra matita.
Termino la chiacchierata con Paola con un velo di ottimismo, ho capito che i sogni possono diventare più che meri desideri.