Il vecchio detto barese” S. Nicola è amante dei forestieri” è più che mai appropriato e comunque anche giustificato, visto che quest’anno la politica era rappresentata dal Presidente dell’Assemblea Regionale Onofrio Introna, dal sindaco di Bari Michele Emiliano, dal Presidente della’Amministrazione Provinciale e dai consiglieri comunali Posca e Maugeri.
Hanno brillato per la loro assenza per fortuna neppure avvertita i politici nazionali, probabilmente molto impegnati a valutare i risultati deludenti delle recenti elezioni amministrative.
Come sempre tanta gente e tanta confusione e tanto abusivismo commerciale al punto che ognuno ha potuto fare e strafare tutto quello che lecitamente o illecitamente ha voluto tra l’indifferenza delle Istituzioni che nella nostra città sembrano contare sempre meno.
La festa di S. Nicola, del Santo più venerato al mondo, ridotta al livello di una grande sagra paesana dell’anarchia.
Fare dietrologia non serve, e le critiche, soprattutto se non suggeriscono soluzioni alternative,fanno più danni che bene, ma per il prossimo anno il coordinamento e l’organizzazione dovranno essere affidate nelle mani di persone esperte ed organizzare una massiccia ma discreta presenza di FF.OO per prevenire episodi di intolleranza non nuovi per questo genere di manifestazioni.
Decine di migliaia di ospiti dell’entroterra e di baresi, assenza sconcertante di servizi igienici tant’è che alcuni esercizi commerciali hanno dovuto chiudere battenti per evitare la trasformazione dei loro negozi in pubbliche latrine.
Alla fine tutti contenti tranne i commercianti di Bari vecchia isolata dal grande caos della festa.
Pierfranco Marengo