Quando certe delicate notizie non trapelavano, quando le intercettazioni dei segreti di pulcinella hanno perso tutta la loro attendibilità, quando la Magistratura ha scoperto le vie più remunerative della politica, quando dopo mani pulite la magistratura ha compreso che il potere era a portata di mano, è successo che i cittadini hanno cominciato ad avere, paura della Giustizia e perderne la fiducia.
Quello che nelle ultime ore è successo a Bari, ci lascia senza commenti: 6 magistrati o forse 9 sono stati interrogati dal procuratore della Repubblica di Lecce Cataldo Motta in merito a vicende di tangenti, di ipotetici insabbiamenti, di collusioni, di lotte all’interno della Magistratura barese, su probabile denuncia del giudice Scelsi, immagino sempre per non condivisioni di iniziative intraprese sempre presso il Tribunale di Bari.
Bocche cucite almeno per ora tranne quella del Procuratore capo della Repubblica di Bari Laudati che da un anno chiede di essere audito dal CSM e dallo stesso suo collega Motta.
Di questa lotta interna dei magistrati, venuta alla luce grazie a confidenze captate da giornalisti cosa se ne può dedurre? Cosa ne pensa di tutto questo la gente che ascolta i commenti dei telegiornali o della cartastampata?
Immagino che questa storia non potrà chiudersi semplicemente e ci saranno degli strascichi che sicuramente alimenteranno la sfiducia dell’opinione pubblica nel lavoro della Magistratura che pure a Bari ha goduto sempre della massima fiducia dei cittadini.
Lucio Marengo