La Juve e il Napoli non mollano. Inter sorpassa Verona, Milan precipita.
Resta tutto invariato al vertice, con le prime che fanno tutte bottino pieno.
Eguagliato il record della Juve 2005-2006 targata Fabio Capello: la Roma vince la nona partita consecutiva da inizio campionato, solo 1 gol subito. L’Udinese si deve inchinare alla legge giallorossa, pur non demeritando; senza Totti e Gervinho la Roma fatica di più. All’82’, in 10 uomini per il rosso a Maicon, il neoentrato Bradley spacca il match con un interno destro preciso. I tifosi sognano.
Dietro però non molla nessuno. Tre punti e stesso risultato per Napoli e Juve.
Di rigore i partenopei. Doppietta di Higuain dagli 11 metri sul Torino: il secondo rigore è assolutamente generoso, ma il Torino è molle e i suoi interpreti migliori incappano in una giornata storta. Alla fine il successo è meritato.
Vidal – sempre dal dischetto – e un bel gol di Tevez fanno tornare il sorriso a Conte e ai propri tifosi: liquidata senza patemi la pratica Genoa e con una prova convincente. Per Gasperini prima sconfitta da quando è tornato sulla panca del Grifone.
Tengono il passo, un gradino più sotto, Fiorentina e Inter, anche loro a braccetto.
I Viola esaltano un singolo ogni match: dopo Rossi con la Juve è il momento di Cuadrado contro il Chievo: sul campo dei veneti i ragazzi di Montella ribaltano l’iniziale vantaggio di Cesar, di testa, con una grande doppietta della freccia colombiana, dando continuità ai buoni risultati degli ultimi 7 giorni. Ancora una sconfitta per Sannino e ultimo posto in classifica, per il momento incassa la fiducia societaria, ma oltre alle buone prestazioni servono i punti.
I nerazzurri di Mazzarri vincono lo scontro diretto col Verona, un punto più su prima della gara. Dopo 13′ è già 2-0 con due calci d’angolo (marcatori aut. Moras e il solito Palacio), Martinho prova a riaprire il match ma Cambiasso e Rolando – ancora da corner – chiudono ogni velleità. Solo per il cartellino il secondo gol scaligero di Romulo.
Vittoria e sorpasso del Parma sul Milan. Partita pazza quella del Tardini, coi padroni di casa che chiudono il primo tempo avanti di due reti grazie a Parolo e Cassano. A inizio ripresa entra Kakà, poco dopo va fuori un impalpabile Balotelli, dentro Matri. L’ex Juve accorcia le distanze, Silvestre lo imita dopo pochi minuti e torna l’equilibrio. Kakà ci prova un paio di volte, ma il jolly lo pesca ancora Parolo: sassata da quasi 30 metri su punizione, la barriera si apre ma Gabriel è imperfetto e al 94′ il risultato è irrecuperabile.
Sorpasso del Parma, sorpasso anche della Lazio che fa suo il posticipo in casa col Cagliari. Senza Klose è un’altra musica, Petkovic lo sa e dopo un primo tempo opaco getta nella mischia il panzer tedesco. Lui lo ripaga con un gol e un rigore procurato – e trasformato da Candreva – in meno di 10 minuti.
Seconda vittoria di fila per la Sampdoria, la prima in casa. Vittima l’Atalanta che gioca un buon secondo tempo ma non riesce a rimontare il gol blucerchiato di Mustafi. Doriani ora che respirano, si ferma a tre la striscia di vittorie consecutive per Denis e compagni.
Si risolve già al 3′ con un gol – il primo italiano – del difensore spagnolo Crespo lo scontro-salvezza tra Bologna e Livorno. È la prime affermazione dei rossoblu di Pioli, mentre gli ospiti incassano la quarta sconfitta di fila e dopo un discreto avvio ora devono guardarsi le spalle.
Senza reti l’altra gara tra due squadre in corsa per non retrocedere. Il pareggio tra Catania e Sassuolo è un brodino caldo che muove poco la classifica. Esordio così così per De Canio sulla panchina etnea. Poco tempo per lavorare e portare le proprie idee.
E mercoledì è già tempo di turno infrasettimanale.
Claudio Mastrodonato