La legge elettorale della Regione Puglia è stata finalmente approvata ieri in Consiglio con un’ampia maggioranza anche se fra mille polemiche.
Il Governatore Nichi Vendola l’ha definita un “mostro giuridico” e, con particolare riferimento alla mancata introduzione della doppia preferenza per la parità di genere, ha rincarato la dose parlando di “retromarcia cavernicola” mentre Michele Emiliano si è detto “mortificato” (ovviamente su Twitter) e pronto a “rimediare” candidando sei donne come capoliste nelle sei circoscrizioni elettorali.
Dall’altra parte invece esulta Ignazio Zullo, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio, non tanto e non solo per aver affossato la parità di genere ma, soprattutto, per aver messo in forte imbarazzo il PD che ora dovrà impegnarsi alla ricerca di quella “sporca dozzina” di franchi tiratori che, grazie al voto segreto, ha votato con l’opposizione. Francesco Schittulli aveva anche provato a far introdurre un emendamento che vietasse i doppi incarichi politico-amministrativi per i consiglieri ma senza successo.
Insomma, i consiglieri sulla legge elettorale della Regione Puglia, non hanno sentito ragioni neanche dai loro leader o candidati Presidente.
Non si è fatta attendere anche la reazione di Antonella Laricchia, candidata del Movimento 5 Stelle, che aveva persino organizzato “un caffè”, in contemporanea con il voto, con Emiliano e Schittulli proprio per discutere della legge elettorale della Regione Puglia e che ha commentato: “Tutti delusi da questa legge, ma allora chi l’ha votata? La gente è stanca di questi commedianti strapagati”.
Vediamo quali sono gli aspetti principali della nuova legge elettorale della Regione Puglia :
- Consiglieri: da 70 a 50 di cui 27 eletti su base circoscrizionale e 23 su CUR (Collegio Unico Regionale);
- Premio di Maggioranza: 29 consiglieri su 50 alla coalizione che superi il 40% dei voti; 28 tra il 35% ed il 40%; 27 se la coalizione vincente si ferma sotto il 35% dei voti;
- Giunta: composta da 14 membri di cui solo due esterni;
- Parità di genere: nessuna doppia preferenza ma l’obbligo di non superare il 60% di candidati di un solo genere in lista;
- Sbarramento: passa dal 5% all’8% la soglia minima per ottenere seggi per i partiti non in coalizione;
- Terzo candidato Presidente: non eletto.
Quindi la legge elettorale della Regione Puglia è pronta, che piaccia o meno, e si vota il prossimo 10 Maggio, in bocca al lupo…ai Pugliesi.