Ottimi interpreti, un regista al pieno della sua maturità artistica e una storia costruita in maniera articolata e non banale: sono le caratteristiche fondamentali che hanno spinto la commissione dell’Anica (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive) a selezionare Il capitale umano di Paolo Virzì come film da sottoporre all’attenzione dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences.
La pellicola del regista toscano, infatti, concorrerà per aggiudicarsi un posto nella cinquina di film stranieri che si daranno battaglia per vincere il premio Oscar in questa categoria.
A conti fatti era prevedibile che Il capitale umano sarebbe stato il film italiano prescelto, per tre ovvie ragioni: nel giugno scorso, la pellicola si è aggiudicata ben sette David di Donatello, battendo anche La grande bellezza, fresca vincitrice del premio Oscar; la sceneggiatura, inoltre, ha un sapore internazionale in quanto è tratta dal romanzo dello scrittore statunitense Stephen Amidon; infine, il film di Virzì ha dovuto vedersela con altri sei film italiani, alcune dei quali hanno avuto un’accoglienza tiepida da parte del grande pubblico (parliamo di Le meraviglie, Anime nere e In grazia di Dio), e altri che, invece, erano poco adatti a concorrere come miglior film straniero (Allacciate le cinture, Song’e Napule e Sotto una buona stella).
Se Il capitale umano dovesse aggiudicarsi l’ambita statuetta, bissando il successo italiano dello scorso anno del film di Paolo Sorrentino, si verificherebbe una doppietta che mancava all’Italia da più di quarant’anni. Nel 1972, infatti, Vittorio De Sica vinse con Il giardino dei Finzi-Contini, confermando la vittoria italiana dell’anno precedente di Elio Petri con il suo Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto. In precedenza, il Belpaese ha riportato altre due doppiette, vincendo consecutivamente il premio Oscar nel 1957 e nel 1958 con due film di Federico Fellini (La strada e Le notti di Cabiria); e nel biennio !964-1965 con 8 e ½(sempre di Fellini) e Ieri, oggi, domani di De Sica.
Il 15 gennaio conosceremo il verdetto dell’Academy su quali film comporranno la magica cinquina, mentre (se tutto andrà bene…) il 22 febbraio potremo sognare insieme a Virzì la vittoria dell’Oscar durante la notte della premiazione a Los Angeles.
Giovanni Boccuzzi