Forse siamo stati gli unici in Italia ad esprimere ragionevoli dubbi sul mostro sbattuto in prima pagina da colleghi giornalisti convinti di essere portatori di certezze che in questi giorni vediamo diventare sempre più approssimative. Sia ben chiaro che non siamo innocentisti per forza, ma crocifiggere un individuo qualsiasi su cui gravita il sospetto comunque quasi fondato che possa essere realmente il seviziatore ed assassino della povera Yara Cambirasio, ci sembra un atteggiamento azzardato e sotto certi aspetti inopportuno. Lasciamo lavorare i magistrati e gli esperti e si parli meno del suo presunto aguzzino fino a quando le prove della sua colpevolezza saranno veramente inoppugnabili. Ma vorremmo ipoteticamente immaginare che realmente Bossetti possa risultare estraneo alla drammatica vicenda, cosa accadrebbe? Qualcuno dovrà rifondere i danni morali e materiali a questo soggetto che prima ha taciuto su consiglio del proprio legale ed ora proclama la sua estraneità al massacro di una fanciulla di circa quindici anni? Vorremmo che si sapesse chi ha fatto trapelare in maniera trionfalistica la notizia della scoperta del presunto assassino? Presunto si è detto, quindi tutte le considerazioni ed i verbi usati avrebbero dovuto essere pronunciate al condizionale.. Su libero di quest’oggi c’è scritto in quindicesima pagina: tracce genetiche,cellulare,alibi: prove che rischiano di evaporare. Noi siamo stati più prudenti e cauti ed i fatti ci danno ragione, auguriamoci che gli inquirenti abbiano ragione e che noi magari possiamo aver peccato di troppa prudenza, ma se malauguratamente dovesse accadere il contrario, bisognerà accertare le responsabilità delle solite talpe che diffondono notizie false e tendenziose.
Lucio Marengo