Solo i pubblicisti iscritti all’albo dei giornalisti hanno ricevuto in questi giorni una comunicazione dell’Ordine dei Giornalisti della Puglia con cui vengono previsti provvedimenti di radiazione dall’Albo, per gli iscritti che entro tre mesi non avranno dimostrato con la propria attività di aver pubblicato almeno 20 articoli retribuiti negli ultimi due anni. A parte la considerazione che solo questo consiglio dell’Ordine ha ritenuto di procedere alla revisione del’Albo applicando in parte le normative che si rifanno ad una Legge del 1963, la n° 69 che opportunamente ha dovuto visionare, e che viene applicata dopo mezzo secolo per le motivazioni che saranno oggetto di discussioni ed iniziative future. Mi sembra riduttivo esigere come documentazione di attività giornalistica, la pubblicazione di almeno 20 articoli nell’arco di due anni, peraltro retribuita con le tariffe miserabili che tutti conosciamo e con lo sfruttamento di tanta gioventù a lungo passata inosservata. Non parlo ovviamente per una situazione personale perchèé pratico l’attività da circa cinquant’anni senza mai aver ritenuto che una iscrizione all’albo potesse essere necessaria per dare ufficialità ad una passione ereditata in famiglia. Sarebbe poi discutibile la retroattività dei provvedimenti annunciati con un riferimento ad una legge che andrebbe abrogata perchè il mondo della stampa è cambiato, perché dalle linotype con il puzzo del piombo fuso ci ritroviamo a viaggiare on line con tanti quotidiani e con tanta gente di tutte le età con la passione della scrittura. Voglio ricordare al bravo Presidente dell’Ordine Losito ed agli altrettanto ottimi componenti del Consiglio che forse sarebbe opportuno mettere in atto una sanatoria per tutti, morosi compresi, ed avviare un ringiovanimento dell’Ordine inteso non anagraficamente, ma di idee, visto che non è e non ha le funzioni di un sindacato, né vuole sembrare un centro di potere che in realtà non ha e soprattutto non vuole creare una distinzione nella sostanza tra giornalisti professionisti e pubblicisti. Le nuove regole dovranno essere osservate con rigorosità ma non possono essere retroattive, a meno che le ragioni non siano diverse.
Lucio Marengo