Cari amici del Sud, i signori della Lega hanno dichiarato che si batteranno affinché il 75% delle tasse che vengono pagate dalle regioni del Nord, restino al Nord.
Nei miei quasi nove anni di esperienza parlamentare ho avuto modo di toccare con mano l’esperienza di confrontarmi con i parlamentari della Lega e francamente al di là di qualche atteggiamento folkloristico di Borghezio, di Bossi e di pochi altri non sono sorti mai problemi su qualsiasi argomento si discutesse, fatta eccezione di quando venivano intaccati gli interessi del Nord; in quel caso si scatenava la reazione a catena di tutti i deputati del Nord, leghisti compresi.
A difendere il Sud c’era una manciata di parlamentari tra Vendola, Servodio, Pinuccio Tatarella, Rossiello, Leccese, Poli Bortone, Mantovano, Veneto, alcuni che non ricordo e modestamente c’ero anch’io.
Da quando invece hanno cambiato la legge elettorale ed è stato introdotto il Porcellum, i nuovi deputati che sono entrati in Parlamento senza essere eletti, sono noti solo a pochi loro parenti e amici tant’è, che spesso ho scritto: sono 65, ma chi li conosce?
Il Sud è stato ancora più emarginato in questi ultimi dieci anni senza esserci mai stata una reazione energica dei rappresentanti del sud che come ha dichiarato Magistà su Telenorba sono 1/3 di tutto il Parlamento.
Il Sud è rappresentato in Parlamento sicuramente da brave persone, ma in politica oltre ad essere bravi occorre essere competenti ed essere pronti a difendere il proprio territorio, alla stregua dei deputati leghisti che mai avrebbero tollerato di essere umiliati dalla Ferrovie dello Stato, dalle compagnie aeree, di non essere mai considerati, di essere solo terra di conquista delle banche del Nord a danno dei nostri istituti bancari.
Se questi nostri deputati si ripresentassero alle elezioni con la vecchia Legge elettorale, verrebbero sicuramente decimati; questa volta però, almeno per i deputati uscenti del centro destra sarà difficile essere tutti riconfermati; ognuno avrà quello che ha meritato.
Lucio Marengo