E meno male che c’è Papa Francesco a puntare il dito contro un sistema economico non più sostenibile per l’uomo. Ciò che ormai quotidianamente denuncia il Santo Padre vorremmo sentirlo dire dai nostri rappresentanti politici.
Ieri il Papa, durante l’Angelus, ha detto: “Molti portano ogni giorno il peso di un sistema economico che sfrutta l’uomo, gli impone un ‘giogo’ insopportabile, che i pochi privilegiati non vogliono portare”.
Non ha esitazioni Papa Francesco a condannare un sistema economico divenuto diabolico, che sopprime l’uomo. Non si fida più della cosiddetta “classe dirigente”, insensibile e incapace di ascoltare le sofferenze dei poveri. Il Santo Padre piuttosto si affida alla buona volontà dei fedeli che hanno il dovere di riscoprire il senso della solidarietà e “dare ristoro” a chi vive situazioni di disagio. Solo l’umile è capace di farsi carico dei problemi dei tanti “poveri cristi” che ogni giorno combattono per sopravvivere, i “tanti fratelli e sorelle oppressi da condizioni di vita precarie, da situazioni esistenziali difficili”.
Secondo il Papa è necessario educarsi all’ascolto dei lamenti di quanti vivono “sfiniti sotto il peso insopportabile dell’abbandono e dell’indifferenza”, “provati dall’indigenza”, “costretti ad emigrare dalla loro patria, mettendo a repentaglio la propria vita”, o “sfruttati dal sistema economico”.
In altre parole il Santo Padre, nella sua semplicità, condanna le situazioni di povertà indotte da chi invece pretende per sé e per quelli come sé livelli di vita altissimi. La povertà non sia più funzionale alla ricchezza!
Il killer silenzioso che uccide e toglie ogni speranza si chiama “indifferenza”. “L’indifferenza – ha aggiunto ‘a braccio’ il Papa -. Quanto male fa ai bisognosi l’indifferenza umana, e peggio quella dei cristiani”.
Dove sono i potenti del nostro Paese, delle nostre Città… quelli che in campagna elettorale promettono mari e monti e che poi invece, una volta eletti, diventano veri e propri sindacalisti di quella che oggi diffusamente viene chiamata “casta”. La gente soffre, i bambini piangono, le famiglie si rompono… resta solo la disperazione. La società è piena di cocci, spazzatture esistenziali che troppo spesso anche noi facciamo finta di non vedere. Gli indifferenti non sono sempre gli altri!
Antonio Curci