Silvio Berlusconi nella trasmissione Omnibus su La7 svela il nome del candidato al Quirinale che “sarebbe potuto piacere molto anche alla sinistra”, come aveva detto il giorno prima: pare che sia Mario Draghi il presidente della Repubblica che il Cavaliere vedrebbe bene al Colle. Ma il capo della Banca centrale europea respinge l’ipotesi al mittente: “Sono impegnato alla Bce fino all’ottobre 2019”, replica su SkyTG24 . E ribadisce che in Europa era temuto, e non irriso.
Inoltre, Silvio Berlusconi, dopo gli attacchi rivolti a Mario Monti ieri sera a Lo Spoglio, su Sky Tg24, dopo averlo definito “un leaderino ‘immorale’, che si è rivelato molto diverso da quello che si pensava e che ha illuso gli italiani”, torna ad accusare il premier uscente di assumere un atteggiamento ambiguo ed ironizzando sul fatto che “qualche volta l’insuccesso dà alla testa”, arrivando a definirlo una “protesi della sinistra”.
Poi attacca ancora una volta i pm di Milano (“Mostruose macchine da diffamazione”), scatenando la protesta dell’Associazione Nazionale Magistrati che ribatte: “Respingiamo come inaccettabili e gravi i violenti attacchi personali oggi rivolti dall’on. Berlusconi contro i magistrati di Milano, che costituiscono un’offesa intollerabile”. A ribattere, in un secco botta e risposta, è il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Rodolfo Sabelli. “Di fronte a simili insulti, non possiamo che ribadire il valore di una giurisdizione autonoma e indipendente, ricordare il carattere impersonale dell’ufficio del pubblico ministero e richiamare soprattutto chi riveste responsabilità pubbliche al rispetto nei confronti di tutte le istituzioni. Infine, esprimiamo rammarico per il riemergere di espressioni e toni aggressivi, che si speravano definitivamente abbandonati”. Ma il Cavaliere ha continuato, imperterrito, la sua invettiva: “È uno scandalo vero”, afferma, e se la prende in particolar modo con “Boccassini, che dovrebbe andare sotto processo per un sacco di buoni motivi”. Uno tra gli altri, “aver impiegato ingenti risorse dello stato su un’accusa inesistente” in merito al caso Ruby.
Sulla politica fiscale l’ex premier rivendica un redditometro diverso e migliore di quello del capo del governo. “Il redditometro era totalmente diverso: ad esempio ora c’è l’inversione dell’onere della prova e ci sono tutte quelle voci che spaventano i cittadini, ed è disincentivante dei consumi, se aggiungiamo l’impossibilità di pagare in contanti fino a 999 euro e con la sinistra entreremo in uno stato di polizia tributaria perchè vuole alzare il limite a 300; hanno congelato completamente gli acquisti di certi beni. Tutto questo produce contrazione dei consumi e riduzione delle vendite e si ha un esubero dei lavoratori”.
Secondo Berlusconi, inoltre, il “trenino di liste”è dovuto alla legge elettorale che premia il trenino che va più forte. E a questo proposito ha poi parlato del Pdl come “il più grosso dei vagoni di questo trenino”.
In ultimo, tra i punti cardine della sua campagna elettorale, il Cavaliere sottolinea l’importanza della costruzione del ponte sullo stretto di Messina, affinchè anche i cittadini siciliani possano sentirsi davvero italiani.
Chiara De Gennaro