Alessandra Mussolini addebita alla politica del Presidente Monti la responsabilità indiretta dell’aumento della prostituzione giovanile in Italia con particolare riferimento alle studentesse che nella prospettiva di un lavoro che quasi certamente non ci sarà, si adattano ad arrotondare le loro entrate mettendo in vendita il loro corpo.
Alessandra Mussolini estemporanea com’è abituata ad essere, omette una più precisa analisi dell’aumento della prostituzione evitando di riconoscere altre verità più scottanti e che si riferiscono ad un uso dissennato e pericoloso dell’elettronica e di internet grande strumento a doppia lama, che consente con una modestissima webcam di pochi euro di potersi mostrare come si vuole, senza limite di età, correndo il rischio di finire in mani pericolose.
Sono tanti i siti sui quali anche un ragazzino può chattare dicendo e facendo vedere quello che si vuole; ci sono poi i telefonini che immortalano episodi di pedopornografia ed infine la pornografia senza confini e senza limitazioni fornita sempre su internet, gratuitamente.
La degenerazione del sesso ovunque a comunque ha origini nel totale menefreghismo delle Istituzioni, vedi il colto esempio dell’ex premier Berlusconi e delle sue prostitute e del miraggio del facile guadagno per tante giovani.
Il problema della prostituzione, sembrerà strano, ma è meno sentito nei Paesi dove le prostitute sono praticamente schedate, assistite medicalmente, pagano le tasse, percepiscono la pensione perché il loro è considerato un normale lavoro.
Il bigottismo, la falsa morale ha sempre creato danni, ed attribuire immagino scherzosamente a Mario Monti la responsabilità dell’aumento della prostituzione è talmente ridicolo da qualificare chi fa considerazioni allucinanti, visto che questo Capo del Governo è stato nominato pochi mesi fa e magari avrà certamente altre responsabilità ma non queste ipotizzate.
Tutto degenera nel nostro Paese e trovare oggi i rimedi necessari è veramente difficile soprattutto se non si ha la volontà di volerlo fare; ed è questo il vero problema.
Una volta su alcune emittenti trasmettevano alcuni film erotici a sera inoltrata, oggi non li trasmettono più perché sono stati inibiti. Come si può fare per inibire la pornografia di ogni tipo su internet? Cominciamo a fare pagare e molto anche, la visione di certi siti?; che interesse si ha a mostrarli gratuitamente?
Se si farà pagare, sicuramente diminuiranno gli accessi, e sarà già un fatto positivo, per il resto,le scuole dovrebbero intervenire in collaborazione con le associazioni sportive e con i comuni per consentire anche a titolo gratuito la pratica di attività nelle discipline sportive più a loro congeniali.
Sono ovviamente tentativi, ma meglio che assistere impotenti a questo inarrestabile degrado morale.
Lucio Marengo