Storia, cultura, identità dell’emigrazione Pugliese
A partire da Giovedi’ 13 giugno, presso l’Associazione Archeo Club “Italo Rizzi” con sede in Bari in C.so Benedetto Croce, 217, (di fronte Chiesa Russa) presieduta dal dott. Antonino Greco, sarà possibile visitare la mostra “Ricordi d’Emigranti” cortesemente offerta dal presidente dell’ “Associazione Triggianesi nel Mondo”, la dott.ssa Antonia Magda Caldarulo e altre testimonianze nel ricordo dei nostri emigranti.
L’iniziativa, mira a ripercorrere le tappe storiche dell’emigrazione pugliese nel mondo e far conoscere nel dettaglio le sofferenze dei nostri concittadini nell’affrontare la “nuova realtà,” come in Belgio, per la tragedia di Marcinelle dove morirono 22 minatori Pugliesi, ed altri eventi storici.
A tal proposito, l’Associazione ha organizzato una gita presso la città di Casarano (Le) per il 16 giugno, per visitare il “Museo del Minatore” (www.museodelminatore.it) diretto da Maria Teresa Parlotto, e l’originale Statua di Santa Barbara (protettrice dei minatori) proveniente dalla Miniera n.14 di Courcelle (Belgio), custodita più di 80 anni nelle galleria principale fino al 1986, anno in cui il compianto Lucio Parrotto volle portarla per sempre a Casarano.
Il museo rappresenta una risorsa unica e fondamentale per ricostruire la storia di un’attività, quella dell’estrazione mineraria, su cui si è basata parte della ricostruzione italiana postbellica.
Il museo racconta, in ogni suo più piccolo particolare, una porzione di storia di Casarano e del Salento che è anche storia di lavoro e di emigrazione
La città del basso salento , in particolare, ha vissuto in prima persona il fenomeno migratorio con la partenza di numerosi concittadini verso lo stato del Belgio negli anni ‘50/’60, alcuni testimoni diretti della tragedia di Martinelle. Il triste evento dell’ 8 agosto 1956 dove 262 minatori persero la vita, di cui 136 italiani. Particolare curioso le vittime erano emigranti provenienti da 11 diverse nazioni europee.
Uno dei sopravvissuti alla tragedia il compianto Lucio Parrotto, si è sentito “obbligato moralmente” a tenere viva la memoria dei suoi colleghi morti nella terribile catastrofe di Marcinelle e quindi ha deciso di realizzare un museo del minatore raccogliendo, con l’aiuto della moglie Angela, in trenta anni, qualunque cosa servisse a raccontare Marcinelle e l’inferno vissuto lavorando nelle miniere di carbone.
Ne e’ testimonianza “Il piccolo museo del paese nero“, fondato dallo stesso Lucio Parlotto,dove sono raccolti documenti, articoli di giornali, foto, utensili, attrezzature, oggetti carichi di storia e di memoria, foto d’epoca e dedica dei Reali del Belgio che hanno premiato il sig. Lucio per tutto il contributo dato.
Si visiterà anche la chiesa di “CASARANELLO” e la Struttura Astronomicadell’A.S.L.A. Associazione Astronomica “San Lorenzo” (Planetario Digitale 3D – Osservatorio Astronomico sull’Osservatorio – Museo del Cosmonauta) (www.astronomiacasarano.it) diretto da Giuseppe De Filippi.
Per informazioni relativa alla gita e altre attività dell’Associazione contattare la prof.ssa Niny Spinetti E-mail:niny.spinetti@fastwebnet.it – Tel.: 080.9147119 – Mob.: 339.5881317 .
Inoltre, nella sede dell’Archeo Club, si vedranno una ricerca dei più famosi “Sons of Apulia”, una breve rappresentazione del funzionamento del Consiglio Generale dei Pugliesi nel Mondo e un ricordo dei nostri nonni che sono partiti per l’America ma ritornati in Italia per il richiamo alle armi perla Grande Guerra.
Le ricerche sono state effettuate presso la banca dati del Museo di “Ellis Island” di New York e presso l’Archivio di Stato di Bari diretto dalla dott.ssa Vantaggiato.
Sarà possibile visionare il filmato video e il libro “I TRE COLORI dell’EMIGRAZIONE”, realizzato dalla Regione Puglia assessorato al Welfare – Servizio Pugliesi nel Mondo, ed il libro “Argentina, la mia terra promessa…” realizzato dalla prof.ssa Marika De Meo dell’A.G.E.P (Associazione Giovanile per l’Emigrazione Pugliese) che richiama alla memoria il viaggio della speranza di tanti emigrati che hanno lasciato il paese d’origine alla ricerca di una vita migliore.
John Rocco Ferrara