Come ogni anno, il Carnevale bussa alle porte del mese di Febbraio e, nonostante il freddo, si presenta più interessante e trasgressivo di sempre. Si tratta del periodo di festa compreso tra l’Epifania e il digiuno quaresimale nei paesi di tradizione cattolica. Pare che il nome derivi dal detto “carne levare”, che stava ad indicare proprio la preparazione al digiuno. Bisognava quindi inventarsi una festività che distraesse i cattolici da tale “fatica” ed il Carnevale ne ha caratterizzato la soluzione.
Il periodo più divertente e scherzoso dell’anno, in cui si decide di lasciarsi andare a travestimenti particolari. Una festa che allieta i grandi e fa sognare i più piccoli che possono trasformarsi per un giorno e diventare principesse o principi incantati, supereroi imbattibili, animali stravaganti e personaggi dei cartoni animati. Giorno più importante del Carnevale è senza ombra di dubbio il Martedì Grasso, che determina la fine della festività stessa. Secondo la tradizione, si trattava del giorno in cui tutti i cibi più prelibati rimasti in casa dovevano essere consumati poiché durante la Quaresima non potevano essere mangiati. Carne, pesce, uova e latticini ed è stato proprio grazie a tali cibi grassi, che è stata data la denominazione di ‘Grasso’ al Martedì.
Il Carnevale resta un’occasione senza precedenti per lasciarsi andare e divertirsi in ogni dove. Tale festività permette a tutti di “cambiare identità” e diventare qualcun altro. “Nascondi chi sono, e aiutami a trovare la maschera più adatta alle mie intenzioni”, scriveva William Shakespeare. Per un attimo oppure per qualche ora ognuno potrà avere la possibilità di nascondersi dietro una maschera colorata e atteggiarsi come una dama ottocentesca oppure un principe innamorato di una donna lontana. Potrà confondersi tra la gente che, non lo riconoscerà. Potrà, per la prima volta sfoderare la profondità della propria anima, oppure fingere e burlarsi di chiunque, senza ritegno. Il Carnevale è la festa che diverte i bambini e fa impazzire i grandi, perché concede loro la possibilità di cambiare. Perciò, approfittatene pure ma attenzione, allo scoccare della mezzanotte ognuno tornerà in sé e la maschera smetterà di esistere. O per lo meno, quella colorata.
Samanta Zagaria