Al Comune di Pomezia non sarà servito il dolce a tutti i bambini. Dal prossimo anno, infatti, nelle mense scolastiche della città laziale saranno offerte due tipologie di menu: uno più costoso e uno meno costoso, probabilmente per i meno abbienti. A fare la differenza fra i due menu sarà il dessert. (cfr. Ansa).
La scelta dell’amministrazione comunale facente capo ad un Sindaco del Movimento 5 Stelle ha sollevato un vespaio di polemiche perché introdurebbe un pericolosissimo principio di diseguaglianza sociale a tavola.
Quando personalmente faccio riferimento ad una politica che non leda mai la dignità della persona (figuriamoci dei bambini!) e il benessere comune, mi riferisco essenzialmente al timore, a questo punto non infondato, che in nome del dio danaro possano essere perpetrate simili discriminazioni.
Ve li immaginate i poveri bambini, anzi no… i “bambini poveri” che guardano in bocca ai loro compagni più abbienti mentre questi ultimi addentano una fetta di una gustosissima crostata alla nutella o leccano ad occhi semichiusi il cucchiaino appena affogato in una goduriosa crema al limone?
La “politica dello straccio”, invece, deve portare l’amministratore pubblico a ragionare come un buon padre di famiglia che si toglie il pane dalla bocca per donarlo ai propri figli.
L’urgenza dell’ora impone una politica al servizio dell’uomo, al servizio dei deboli e a tutela dei bambini. Diversamente sono solo chiacchiere!
Antonio Curci
Un nostro lettore ci segnala che la notizia è vera, ma non nel modo in cui viene presentata dalla stampa tradizionale. Nel nostro articolo abbiamo fatto riferimento all’Ansa, dopo aver verificato diverse altre fonti. Per onestà intellettuale dello scrivente e completezza di informazione segnaliamo anche il link inviatoci dall’attento lettore.
http://www.bufale.net/home/niente-dolce-pasto-per-i-bimbi-poveri-bufala-bufale-net/