Le derive infernali di Punto di non ritorno, l’avvolgente silenzio spaziale di Alien, spettrali doppelgänger alla Solaris, informi creature come in La cosa di Carpenter e inquietanti replicanti in stile Blade runner: così riparte Dylan Dog nella tanto attesa rivoluzione del personaggio Bonelli, ad opera del giovane e promettente sceneggiatore Roberto Recchioni.
In Spazio profondo (numero 337 della serie regolare, che costituisce un preludio del nuovo arco narrativo), l’indagatore dell’incubo è proiettato nell’anno 2427 a bordo di un’astronave. Attenzione però! Non si tratta dell’inquilino di Craven Road 7 così come l’abbiamo sempre conosciuto a partire dal 1986, ma di un organismo sintetico scomposto in cinque repliche, ognuna delle quali presenta uno specifico aspetto di Dylan, potenziato e peculiare.
Il fumetto creato dalla penna di Tiziano Sclavi, inoltre, si aggiorna anche nei coprotagonisti: dal prossimo numero (il 338 in uscita a fine ottobre), infatti, l’ispettore Bloch raggiungerà il tanto sospirato traguardo della pensione, cedendo il posto a Tyron Carpenter che, a differenza del suo predecessore, avrà un rapporto conflittuale con Dylan. Per quanto riguarda, invece, la nuova nemesi che si opporrà al nostro eroe (anche se sarebbe più corretto parlare di antieroe), la Sergio Bonelli Editore ha diffuso le prime tavole: si tratta di John Ghost, dallo sguardo glaciale e dall’ambigua sessualità, che rappresenterà l’incarnazione di tutti i mali contemporanei.
I lettori più fedeli del Dylan Dog-vecchio stampo, invece, potranno trovare inalterato l’universo del loro beniamino nella pubblicazione quadrimestrale Maxi – Old Boy. Anche per gli annuali, ci saranno non poche novità: l’Almanacco della paura, infatti, ospiterà le avventure da pensionato dell’ispettore Bloch, coadiuvato dal fedele Dylan; mentre lo Speciale sarà ambientato sul “pianeta dei morti” (la Terra post-apocalisse zombie) e avrà come protagonista un Dylan Dog stanco e invecchiato, ma pronto a salvare l’umanità.
Augurandoci nuovi brividi lungo la schiena, cos’altro possiamo aggiungere? Giuda ballerino!
Giovanni Boccuzzi