Quali novità ci riserva il mese di maggio in libreria? Scopriamo insieme le più interessanti.
Un’idea di destino, Tiziano Terzani (Longanesi, € 19.90) In un continuo e appassionato procedere dalla Storia alla storia personale, viene finalmente alla luce in questi diari il Terzani uomo, il padre, il marito: una persona curiosa e straordinariamente vitale, incline più alle domande che alle facili risposte. Scopriamo così che l’espulsione dalla Cina per «crimini controrivoluzionari», l’esperienza deludente della società giapponese, il passaggio professionale dalla Repubblica al Corriere della Sera, i viaggi in Thailandia, URSS, Indocina, Asia centrale, India, Pakistan non furono soltanto all’origine delle grandi opere che tutti ricordiamo. Furono anche anni fatti di dubbi, di nostalgie, di una perseverante ricerca della gioia, anni in cui dovette talvolta domare «la belva oscura» della depressione. E proprio attraverso questo continuo interrogarsi («tutto è già stato detto, eppure tutto è da ridire»), Terzani maturava una nuova consapevolezza di sé, affidata a pagine più intime, meditazioni, lettere alla moglie e ai figli, appunti, tutti accuratamente raccolti e ordinati dall’autore stesso, fino al suo ultimo commovente scritto: il discorso letto in occasione del matrimonio della figlia Saskia, intriso di nostalgia per la bambina che non c’è più e di amore per la vita, quella vita che inesorabilmente cambia e ci trasforma. (dal sito www.longanesi.it)
Uscirne vivi, Alice Munro (Einaudi, € 19.50) Incontri casuali, azioni mancate, semplici scherzi del destino. Sono i momenti che ci trasformano per sempre quelli che Alice Munro, storia dopo storia, illumina con il suo sguardo indomito, sempre più nitido, sempre più capace di mettere a fuoco l’egoismo, l’irrazionalità, il disinteresse di cui siamo capaci. Eppure, insieme, sempre più partecipe. Quello che abbaglia, in Munro, è l’amore della scrittrice per i suoi personaggi cosi imperfetti e compiutamente umani, interpreti di vite che ci attraggono nella loro quieta profondità e ci sorprendono con svolte inaspettate. In questa raccolta, l’ultima (e forse decisiva) prima del Nobel che l’ha consacrata come «maestra della short story», lo scenario è quello ormai famigliare del lago Huron, ma ora l’autrice si spinge in un territorio ancora più intimo: il quartetto finale della raccolta – «le prime e le ultime cose, oltre che le più private, che ho da dire riguardo alla mia vita» ci offre l’immagine vivida di Munro bambina, dei suoi tentativi di venire a patri con i sentimenti ambivalenti che la legano ai genitori e alla sorella, della sua improvvisa e precoce presa di coscienza della precarietà della vita. Meditazioni raffinate su come il tempo e la memoria plasmano il nostro sguardo sul mondo, le storie di Uscirne vivi mostrano quanto possa essere strana, pericolosa e straordinaria la vita di ogni giorno. (dal sito www.lafeltrinelli.it)
Notizie dalle tenebre, Joe R. Lansdale (Einaudi, € 19) Nella sua lunga e felice carriera, Joe Lansdale ha scritto centinaia di racconti, spaziando con una libertà e un’inventiva senza eguali tra il giallo e l’horror, il fantastico e il western. Notizie dalle tenebre raccoglie sedici gioielli – scelti dall’autore e accompagnati da un’introduzione scritta appositamente per i lettori italiani – che portano il lettore in un universo costellato di avventura e mistero, tra tragedia e commedia: uomini inseguiti dalle proprie ombre e orsi parlanti, investigatori scalcinati e donne non troppo fatali, Elvis Presley e Huck Finn. Un giro sulle montagne russe in compagnia di un maestro dell’arte del racconto. (dalla quarta di copertina)
Tony Pagoda e i suoi amici, Paolo Sorrentino (Feltrinelli, € 7.50) Il mondo di Tony Pagoda è grande, non si lascia contenere da un solo libro. E così eccolo di nuovo, presentato dall’ex cognato Ughetto De Nardis. Ughetto parla di “nuove esperienze” che a lui non sono piaciute per niente. Noi possiamo, con Pagoda, parlare di vecchi e nuovi amici, di tutti gli incontri che Tony ha continuato ad avere nel mondo che più gli piace, quello compreso fra lo spettacolo di chi fa spettacolo e lo spettacolo delle vite pubbliche. Fabietto e Carmen Russo, il mago Silvan e Tonino Paziente, Maurizio Costanzo e Jacqueline O’Rourke. Ogni occasione è buona per far mostra di una copiosa morale dell’assurdo che è diventata cifra stilistica, segno inconfondibile. Tony Pagoda non teme la risata, non teme la lacrima, non teme la sprezzatura, o lo sfottò. Con lui ci facciamo portare dentro un’umanità che mai avremmo visto così, con cui mai avremmo pensato di compatire. Ma questa volta è come se la voce di Tony raddoppiasse in quella del suo creatore, che infatti sentiamo arrivare, più si avvicina il congedo, ad aprirsi un varco, a lasciare un’impronta. Interprete del nostro tempo, Tony Pagoda è pur sempre il protagonista, lui e le sue tirate, come Falstaff: “L’umanità, dunque, è miserabile. Non si discute su questo. Eppure, non è stato inventato ancora niente di meglio. Perché, quando si palpita, si palpita. Tutte le emozioni della vita non hanno senso. Si addizionano tra loro, incongrue, per accumulo. Compongono la vita, come una lista della spesa. E questo, infine, è il senso”. (dal sito www.lafeltrinelli.it)
Tra Cesare e Dio, Corrado Augias (Rizzoli € 15) Papa Francesco ha mostrato quale sarà la sua rivoluzione, ma riuscirà ad arrivare fino in fondo? Corrado Augias ricostruisce in queste pagine la progressiva realizzazione dell’identità politica della Chiesa cattolica e la sua complicata relazione con il nostro Paese. Oggi, un pontefice coraggioso come papa Francesco sta compiendo un cambiamento radicale, volto a limitare il potere e le ingerenze politiche della Santa Sede soprattutto in Italia. “Ratzinger è stato un dotto teologo figlio del seminario. Francesco si muove velocemente ma con la dovuta cautela sia per garantire il risultato sia per evitare rischi” scrive Augias. E la politica italiana non potrà restare immobile di fronte alla sua rivoluzione. (dal sito www.lafeltrinelli.it)
Quale verità, Anne Holt (Einaudi € 19) Stavano per festeggiare qualcosa. Lo champagne era appena stato stappato. I calici erano stati riempiti. Nessuno però ha fatto in tempo a portare il bicchiere alle labbra. Sono stati sorpresi all’improvviso e freddati con un colpo di pistola. Di moventi, i vari membri della famiglia Stahlberg ne avevano fin troppi. Le loro discutibili imprese da sempre riempiono le pagine dei giornali: liti tra fratelli, cause legali, documenti contraffatti, abuso di stupefacenti… Nulla invece si sa di Knut Sidensvans, la quarta persona presente quella notte, un grigio impiegato che non risulta fosse neppure in affari con la famiglia. Ed è proprio sulla sua figura che Hanne Wilhelmsen, appena tornata a ricoprire il suo incarico alla polizia di Oslo, concentra le proprie attenzioni. Knut Sidensvans era davvero lì per caso oppure era il vero obiettivo dell’assassino? (dal sito www.lafeltrinelli.it)
Il caso Bramard, Davide Longo (Feltrinelli, € 17) Il commissario Corso Bramard non esercita più da quando, quindici anni fa, un killer di cui seguiva le tracce ha ucciso e fatto sparire la moglie Michelle e la figlia Martina. Per lui, come suole ripetere, “non c’è nessuna vita adesso” ma coltiva, con lucida e quasi quieta determinazione, l’ossessione di trovare il suo nemico. Le montagne (quelle delle Alpi occidentali fra Piemonte e Francia) sembrano porgergli il clima di crudezza e silenzio che alberga dentro di lui. Gli amici di sempre sanno e fin dove possono collaborano, soprattutto il commissario Arcadipane che da anni tiene monitorate violenze non dissimili da quelle già note a Bramard, dove compaiono sempre lettere scritte con una Olivetti del 1972 e i versi di una canzone di Leonard Cohen. Poi un indizio fondamentale, e la presenza del nemico diventa voce, invito, appuntamento, sfida. (dal sito www.lafeltrinelli.it)
A presto, con le novità del prossimo mese!
nicola papa