Dalle colonne del settimanale “Tempi” l’economista Oscar Giannino fa il punto circa la sua iniziativa (insieme ad altri sei promotori).
Si tratta di un manifesto di valori e progetti su cui si è registrato un notevole interesse, non solo sui contenuti, ma anche sullo “spessore culturale” dei promotori ed aderenti.
Il testo, presente sul sito www.fermareildeclino.it, è composto di dieci punti.
Il risultato, sin ora, è l’adesione di 20.000 persone.
Giannino, ripete, più volte che la sua non è l’iniziativa tesa a fondare un partito, ma un’appello per verificare la “condivisione” di quei 10 punti.
Non è esclusa, comunque, la possibilità che costoro creino un movimento di opinione (se non la stanno già creando).
Gli aderenti provengono da estrazioni culturali e ascendenze diverse. Si tratta di persone – tengono a specificare (e non è poco oggi come oggi) – che hanno già un “mestiere” e qualche visibilità e non escludono, se il caso, anche di “rimetterci qualche denaro” per la “causa”.
Giannino & Co partono dall’amara constatazione che “partiti e coalizioni degli ultimi vent’anni meritano un giudizio totalmente negativo”.
Bypassando quanto specificato sul passato, il “gruppo” crede che “agli italiani vadano proposti pochi punti chiari per il dopo Monti, e che il loro voto serva eccome, e non sia un torneo inutile per far restare Monti dov’è. Per non uscire dall’euro e capitombolare in più povertà, il binomio delle scelte necessarie resta quello che da anni destra e sinistra non hanno imboccato: abbattimento del debito tramite cessione di attivi pubblici; 6 punti di Pil almeno di spesa pubblica retrocessa in meno imposte a lavoro e impresa”.
Vi invito a leggere le interessanti proposte.
Edgardo Gallo – avvocato