Come ogni domenica, il Pontefice Francesco, ha salutato tutto il popolo raccolto a piazza San Pietro e ha cominciato con la recitazione dell’Angelus:”La Chiesa ci fa ricordare tale mistero all’inizio della Quaresima, perché esso ci dà la
prospettiva e il senso di questo tempo, che è un tempo di combattimento – nella Quaresima si
deve combattere – un tempo di combattimento spirituale contro lo spirito del male (cfr Orazione
colletta del Mercoledì delle Ceneri). E mentre attraversiamo il “deserto” quaresimale, noi
teniamo lo sguardo rivolto alla Pasqua, che è la vittoria definitiva di Gesù contro il Maligno,
contro il peccato e contro la morte. Ecco allora il significato di questa prima domenica di
Quaresima: rimetterci decisamente sulla strada di Gesù, la strada che conduce alla vita. Guardare
Gesù, cosa ha fatto Gesù, e andare con Lui.
E questa strada di Gesù passa attraverso il deserto. Il deserto è il luogo dove si può ascoltare
la voce di Dio e la voce del tentatore. Nel rumore, nella confusione questo non si può fare; si
sentono solo le voci superficiali. Invece nel deserto possiamo scendere in profondità, dove si
gioca veramente il nostro destino, la vita o la morte. E come sentiamo la voce di Dio? La
sentiamo nella sua Parola. Per questo è importante conoscere le Scritture, perché altrimenti non
sappiamo rispondere alle insidie del maligno. E qui vorrei ritornare sul mio consiglio di leggere
ogni giorno il Vangelo: ogni giorno leggere il Vangelo, meditarlo, un pochettino, dieci minuti;
e portarlo anche sempre con noi: in tasca, nella borsa… Ma tenere il Vangelo a portata di mano.
Il deserto quaresimale ci aiuta a dire no alla mondanità, agli “idoli”, ci aiuta a fare scelte
coraggiose conformi al Vangelo e a rafforzare la solidarietà con i fratelli.
Allora entriamo nel deserto senza paura, perché non siamo soli: siamo con Gesù, con il
Padre e con lo Spirito Santo. Anzi, come fu per Gesù, è proprio lo Spirito Santo che ci guida nel
cammino quaresimale, quello stesso Spirito sceso su Gesù e che ci è stato donato nel Battesimo.
La Quaresima, perciò, è un tempo propizio che deve condurci a prendere sempre più coscienza
di quanto lo Spirito Santo, ricevuto nel Battesimo, ha operato e può operare in noi. E alla fine
dell’itinerario quaresimale, nella Veglia Pasquale, potremo rinnovare con maggiore consapevolezza
l’alleanza battesimale e gli impegni che da essa derivano.
La Vergine Santa, modello di docilità allo Spirito, ci aiuti a lasciarci condurre da Lui, che
vuole fare di ciascuno di noi una nuova creatura”. Dopo l’Angelus, il Papa ha detto:”La Quaresima è un cammino di conversione che ha come centro il cuore. Il nostro cuore
deve convertirsi al Signore. Perciò, in questa prima domenica, ho pensato di regalare a voi che
siete qui in piazza un piccolo libretto tascabile dal titolo “Custodisci il cuore”. E’ questo [lo
mostra]. Questo libretto raccoglie alcuni insegnamenti di Gesù e i contenuti essenziali della
nostra fede, come ad esempio i sette Sacramenti, i doni dello Spirito Santo, i dieci comandamenti,
le virtù, le opere di misericordia, eccetera. Ora lo distribuiranno i volontari, tra i quali ci sono
numerose persone senzatetto, che sono venute in pellegrinaggio. E come sempre anche oggi qui
in piazza coloro che sono nel bisogno sono loro stessi a portarci una grande ricchezza: la
ricchezza della nostra dottrina, per custodire il cuore. Prendete un libretto per ciascuno e
portatelo con voi, come aiuto per la conversione e la crescita spirituale, che parte sempre dal
cuore: lì dove si gioca la partita delle scelte quotidiane tra bene e male, tra mondanità e Vangelo,
tra indifferenza e condivisione. L’umanità ha bisogno di giustizia, di pace, di amore e potrà
averle solo ritornando con tutto il cuore a Dio, che è la fonte di tutto questo. Prendete il libretto,
e leggetelo tutti.”
Federica Cirillo