Credo che di parlamentari e senatori la Puglia ne abbia 65, ma sono in pochi a conoscerli se non nella ristretta cerchia di amici, per tutto il resto, silenzio totale mentre ogni tipo di provvedimento penalizzante per la Puglia e per tutto il sud passano inosservati ai nostri rappresentanti nelle camere alte della politica. L’ultimo in ordine cronologico è il forte ridimensionamento del contributi europei a favore dei produttori dell’olio d’oliva ridotti a quasi il 50% che sicuramente sicuramente provocherà gravi danni alla nostra agricoltura, ma il grave silenzio della politica nazionale e di quella regionale pugliese è stato totale. Ci sono poi tante altre gravi omissioni da parte di aziende nazionali partecipate dallo Stato i cui manager fino a qualche tempo fa percepivano stipendi ingenti, come il Moretti di Trenitalia, per il quale l’Italia finiva a Napoli. Ci sentiamo italiani di serie B e non ci sentiamo affatto rappresentati da chi non ha ricevuto la nostra preferenza elettorale, ma è stato gratificato per opera dello spirito santo e delegato ad essere solo un numero ad uso e consumo del padrone di turno. Abbiamo letto nei giorni scorsi di due consiglieri regionali del centro destra, visitare un ospedale ed ovviamente parlarne male. La credibilità si guadagna quando queste visite, che pure dovrebbero essere doverose da parte degli amministratori regionali pugliesi, vengono fatte in tempi non sospetti, e non in campagna elettorale. Una volta c’era trasversalità nelle iniziative a favore delle aziende della nostra regione e spesso delegazioni di parlamentari si recavano insieme a battere i pugni sui tavoli dei ministri, e qualche risultato si otteneva. Oggi la politica è cambiata in peggio e se un parlamentare qualsiasi da Bari si reca a Noicattaro, nessuno lo conosce. I danni del porcellum, sono questi, ma non solo
Lucio Marengo