BARI – Ha fatto scalpore la notizia che racconta di un presunto membro dell’Isis, di origine egiziana, che avrebbe portato a termine una forma di propaganda pro Isis con un gruppo di bambini. Oggi è stato interrogato.
“Non ho mai parlato ai bambini di teste sgozzate o mostrato immagini crude. Insegnavo loro solo le sure del Corano”. Con queste accorate parole si sarebbe difeso il 59enne egiziano Abdel Rahman, presidente dell’associazione culturale islamica Al Dawa, residente a Foggia. Costui è stato arrestato il 27 marzo su disposizione della Dda di Bari con l’accusa di terrorismo internazionale e apologia di terrorismo.
L’uomo è stato sottoposto oggi ad interrogatorio di garanzia per rogatoria nel carcere di Foggia ed è assistito dall’avvocato Paolo D’Ambrosio. L’indagato ha più volte specificato di essere in possesso di materiale, ritenuto sospetto dalle forze dell’ordine, solo perchè “si documentava in internet sulla situazione tormentata del Medio Oriente”.
Ha dichiarato, inoltre, di avere familiari cattolici con i quali è in ottimi rapporti. Ha citato anche il nipote della moglie, l’insegnante 50enne di Ferrara, anche lui indagato per terrorismo e perquisito qualche giorno fa. Con lui avrebbe chattato della festa musulmana del sacrificio degli animali e non, come sospettato dagli investigatori, di sacrificio umano e martirio.