Matteo Renzi e Silvio Berlusconi dichiarano guerra ai partiti più piccoli. Questo è in sintesi l’esito dell’incontro avvenuto ieri fra il segretario PD e il leader di Forza Italia. A margine della riunione, durata due ore e mezza, Renzi in conferenza stampa ha dichiarato: “C’e’ una profonda sintonia sulla legge elettorale verso un modello che favorisca la governabilità, il bipolarismo e che elimini il potere di ricatto dei partiti più piccoli. Su questo tema abbiamo condiviso l’apertura ad altre forze politiche di scrivere questo testo di legge che per quanto ci riguarda; se nelle prossime ore saranno verificati tutti i dettagli, presenteremo il tutto alla direzione del Pd affinché voti lunedì alle 16”.
Anche se non ancora confermato, la legge elettorale discussa fra i due leaders dovrebbe essere quella del modello “spagnolo” con qualche possibile ritocco. Si tratterebbe di un sistema proporzionale con effetti maggioritari, basato su piccoli collegi e che avrebbe la caratteristica di favorire i grandi partiti a scapito di quelli minori. Sarebbero stati scartati il Mattarellum, auspicato dalla parte del PD che fa riferimento a Pippo Civati e il modello del “Sindaco d’Italia” tanto caro al Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano. La “profonda sintonia” fra Berlusconi e Renzi sulla legge elettorale “spagnola”, peraltro molto cara al Cavaliere, consacrerebbe questi al ruolo di vero vincitore dell’incontro.
Renzi e Berlusconi hanno anche trovato l’accordo per riformare il Titolo Quinto della Costituzione e trasformare il Senato in “Camera delle Autonomie”. I membri, secondo il progetto condiviso fra i due leaders, non percepirebbero alcuna indennità e non sarebbero eletti direttamente dal popolo.
Silvio Berlusconi, in una nota dichiara: “L’accordo con Renzi prevede una nuova legge elettorale che porti al consolidamento dei grandi partiti in un’ottica di semplificazione dello scenario politico”. “Insieme, – continua il Cavaliere – abbiamo auspicato che tutte le forze politiche possano dare il loro fattivo contributo in Parlamento alla rapida approvazione della legge, che speriamo possa essere largamente condivisa”. “Durante il nostro colloquio, – conclude Berlusconi – pur ribadendo le critiche di Forza Italia all’azione dell’esecutivo, e auspicando di poter al più presto ridare la parola ai cittadini, ho garantito al Segretario Renzi che Forza Italia appoggerà in Parlamento le riforme”.
Antonio Curci – curci@radiomadeinitly.it