Il premier, all’indomani della fiducia al Senato, lancia su Twitter il suo messaggio: “Ok il Senato, adesso la Camera. Poi si inizia a lavorare sul serio. Domani scuole, lavoratori, imprenditori, sindaci a Treviso. #lavoltabuona”. Oggi tocca alla Camera pronunciarsi sul suo Governo. Alle 10 infatti il premier si recherà a Montecitorio per ricevere la fiducia.
11 ore ė durata la maratona al Senato prima che Renzi potesse ricevere la fiducia con 169 voti favorevoli e 139 contrari.
Renzi si presenta con un discorso assolutamente sui generis, informale, con mani nelle tasche e senza un promemoria scritto. Parla a braccio per 70 minuti, rivolgendosi più agli italiani che ai senatori. Il premier parla di “futuro”, “sogni”, “coraggio”, voglia di cambiamento. Un discorso progressista che non convince i conservatori di Forza Italia, che bollano come “petardi” “le soluzioni pasticciate” espresse dall’ex sindaco di Firenze. Critiche anche dai 5 Stelle che accusano il premier di fare solo campagna elettorale.
Duro anche il commento di Sel che per bocca di Vendola definisce il discorso di Matteo Renzi “un discorso da strada, fatto di soli titoli”.
Per la verità Renzi non convince neanche lo stesso PD. Il senatore Gotor dichiara: “Un comizio senza contenuti. Voto per disciplina di partito”.
Non è facile il percorso intrapreso da Renzi e lui stesso lo sa bene, ma tira dritto convinto di riuscire a tirare fuori il Paese da una situazione di crisi nella quale si è “impantanato”. “Abbiamo una sola occasione – dice Renzi -. Se perderemo questa sfida non avremo alibi, la colpa sarà solo mia”.
Antonio Curci