Quanto peseranno economicamente sulle spalle dei contribuenti italiani quattro elezioni in un solo anno? E’ sicuramente un calcolo difficile perché alle dirette spese della stampa delle schede elettorali, dei manifesti per la pubblicazione delle liste, la pubblicità gratuita per i partiti ma pagata dall’AGCOM alle emittenti televisive nazionali e locali nonchè, alle emittenti radio disseminate su tutto il territorio nazionale
La ciliegina sulla torta dello spreco e dello sperpero è poi rappresentata dai rimborsi miliardari ai partiti; legge che andrebbe abrogata immediatamente perché è uno sconcio dover rimborsare le spese della corsa all’oro.
Quattro elezioni, una vera follia almeno in Puglia, dove il Presidente della Giunta regionale Vendola, oltre ad essersi autonominato deputato subito dopo le elezioni dovrà dimettersi da Presidente della Giunta regionale facendo scattare il meccanismo automatico delle elezioni regionali anticipate.
Uno dei candidati alla presidenza della Regione Puglia è il sindaco in carica di Bari Michele Emiliano. Che a causa della ineleggibilità dovrà dimettersi subito dopo vendola, facendo scattare anche qui il meccanismo delle elezioni amministrative e le conseguenti elezioni circoscrizionali.
Non è finita perché altro candidato alla presidenza della Giunta Regionale sarà il Presidente in carica dell’Amministrazione provinciale di Bari dott. Francesco Schittulli, e quindi la stessa procedura per quest’altro tipo di elezioni perché la Legge sull’abolizione delle Province non è stata ancora perfezionata.
Immaginiamo cosa potrà accadere se da queste elezioni politiche venisse fuori che nessuna delle coalizioni raggiungesse il quorum necessario per poter governare per i prossimi cinque anni?
Le previsioni sono difficili anche perché sembrava vincente Bersani con molto vantaggio sugli altri e c’era già la lista dei potenziali ministri, ma dopo lo scandalo del MPS il quadro politico ha subito uno scossone nei sondaggi. Ad aggravare la situazione c’è un’atmosfera tragicomica all’italiana:Vendola non vorrebbe essere al Governo con Monti; Casini rifiuterebbe ogni contatto con Vendola; Monti fa l’occhiolino a destra ma a condizioni di don doversi confrontare con Berlusconi; ma alla fine qualcuno lassù nei vertici ha già malignato che l’accordo in pratica sarebbe stato già formalizzato tra Bersani, Vendola e Monti con i fratellini Fini e Casini, tanto per cambiare.
Noi di Madeinitalynotizie, ipotizziamo vita breve di questo nascente Governo perchèle grandi ammucchiate hanno vita breve, ma poiché amiamo il nostro Paese, ci auguriamo di sbagliarci.
Lucio Marengo