PAVIA – “Qui ci abita un antifascista”. Così recita la scritta che si trova su gli adesivi, i quali sono stati stampati con caratteri tipici di formazioni dell’estrema destra, che sono stati affissi questa notte all’ingresso delle abitazioni di alcuni attivisti pavesi impegnati in battaglie contro fenomeni quali fascismo e razzismo. Sui suddetti adesivi compare il simbolo della rete antifascista (AntiFa) barrato, come i segnali stradali di divieto. Gli stessi attivisti hanno oggi scoperto l’accadimento. Tra di loro figurano anche alcuni indagati per una marcia antifascista non autorizzata (e quindi considerata dalle autorità illegale) che si è tenuta nella città lo scorso novembre.
L’assessore alla cultura Giacomo Galazzo, esponente di LeU, rientra tra le vittime del misfatto assieme ad alcuni attivisti dell’Anpi locale e delle Rete Antifascista. Al momento, sono in corso accertamenti ad opera delle forze dell’ordine del comando di Pavia. Secondo una primissima ipotesi formulata dagli inquirenti, l’avversione nei confronti del movimento e l’adozione dei caratteri tipici dei partiti di profonda destra portano a pensare che l’opera sia frutto di un azione organizzata dagli stessi estremisti simpatizzanti del fascismo.