ITALIA – L’Istat ha da poco rilasciato le ultime ricerche relative alla demografia della penisola italiana. I dati che sono emersi sono piuttosto preoccupanti, dal momento che denotano un progressivo aumento della mortalità nel paese ed una forte diminuzione delle nascite. Siamo sempre più vecchi insomma. La popolazione residente in Italia il 1 gennaio 2018 scende a 60 milioni 494mila, palesando un crollo del 1,6 per mille della popolazione. Le nascite hanno toccato il picco del -2% rispetto al 2016 con solo 464mila nuovi nati. I decessi sono stati invece 647mila, 31mila in più del 2016 (+5,1%). Non solo. Aumentano le immigrazioni, che toccano le 337 mila, e diminuiscono le emigrazioni (-2,6%).
Stabile rimane, tuttavia, la speranza di vita. Si è calcolato al livello nazionale, infatti, 80,6 anni per gli uomini, come nel 2016, e a 84,9 anni per le donne, contro gli 85 anni del 2016. Dall’anno scorso, il differenziale di aspettativa di vita tra uomini e donne si riduce a poco più di quattro anni, segnando un minimo storico senza precedenti relativo a tale dato. Sono state denotate, inoltre, alcune variazioni a seconda della regione in cui la ricerca statistica è stata effettuata. Nel Nord-est del Paese, gli uomini possono contare su 81,2 anni di vita media (+0,1 sul 2016) e le donne su 85,6 (invariata). Quelli minimi, invece, si ritrovano nel Mezzogiorno con 79,8 anni per gli uomini (-0,1 sul 2016) e 84,1 per le donne (-0,2).