Bisogna convenire che occorre avere la faccia tosta per proporre, non si capisce poi a chi, la rinascita di una destra sempre con gli stessi personaggi che qualche anno fa ne hanno determinato la fine ingloriosa. Persino Bossi mostrò la sua determinazione nel rifiutare categoricamente lo scioglimento della Lega e le proposte ammaliatrici di Silvio Berlusconi che invece trovarono molto disponibile Gianfranco Fini con tutti i suoi colonnelli, ansioso di ricevere la nomina della terza carica dello Stato, cioè la presidenza della Camera. Cosa importava a lui ed agli altri la sparizione di uno storico partito che rappresentava l’unica moderna destra possibile. Fini tra l’altro aveva fatto i suoi calcoli e le sue previsioni di fine avvicinata del Cavaliere, visto che aveva presuntivamente gravi problemi di salute, senza valutare la realtà che Berlusconi era ed è come i gatti, che come si dice hanno sette vite. Il responsabile della fine di A.N. vedeva compartecipi entusiasti, Ignazio La Russa, Matteoli, Gasparri, Ronchi, Meloni, nominati ministri sul campo oltre a tanti altri come Alemanno, Storace che incartarono altri incarichi. Oggi la Destra, Fratelli d’Italia, lo stesso Alemanno con altro soggetto politico, vogliono tentare di sistemarsi illudendosi che parte degli italiani li votino, senza fare passi indietro, senza chiedere scusa agli italiani che in passato li hanno votati e senza mostrare ravvedimenti. Loro, sempre loro, assolutissimamente loro come ha dimostrato nelle recenti elezioni politiche proprio La Russa ed il suo Fratelli d’Italia che proprio a Bari ha conquistato un seggio al Senato ed anziché optare per altro collegio vincente ha optato per Bari dando uno schiaffo sonoro ad un candidato di Bari che si era battuto strenuamente fino a conseguire il successo, e subendo lo scippo del seggio in Senato. Questi sono coloro che vogliono dare una nuova casa di destra agli italiani.
Lucio Marengo