Questa notte alle ore 03:00 ricordiamoci di spostare le lancette dei nostri orologi un’ora indietro. Torna l’ora solare mentre quella legale ci dà appuntamento il prossimo 30 marzo 2014. Non ci abbiamo mai pensato, ma con il cambio dell’ora l’Italia ha risparmiato ben 568,2 milioni di kilowattora che corrispondono a 93,7 milioni di euro, grazie ad un’ora quotidiana di luce in più. Nel periodo estivo, come luglio e agosto, le giornate sono già più lunghe rispetto ad aprile, quindi il ritardo nell’accensione delle lampadine si colloca maggiormente nelle ore serali e il risparmio è notevole. La nostra nazione ha risparmiato molto con l’ora legale, considerando che per il cliente finale 1 kilowattora è venuto a costare circa 16,49 centesimi di euro. Precisamente a marzo si è avuto un risparmio di 7 milioni di kWh, ad aprile di 149 milioni di kWh, a maggio 81 milioni di kWh, a giugno 31 milioni di kWh, luglio 30 milioni di kWh, agosto 32 milioni di kWh, settembre 81 milioni di kWh e ottobre 158 milioni di kWh. Dal 2004 al 2013 il risparmio è stato di quasi 6 miliardi e 170 milioni di kilowattora pari a 900 milioni di euro. Mentre nel 2012 il risparmio è stato di 102 milioni di euro, poiché il costo di 1 kilowattora era di 16,65 centesimi di euro. Risparmiare energia elettrica è possibile, ma risparmiare non significa privarsi di qualcosa o rinunciare definitivamente, basta ottimizzare l’uso dell’elettricità in casa. Non si ha l’idea di quanta energia viene consumata inutilmente, solitamente i contatori si trovano in luoghi nascosti e anche volendo leggere risulta alquanto complicato perché le misure utilizzate sono a noi ignote. Quello che non sfugge e che purtroppo è molto facile leggere è la bolletta in euro. Si può dare la colpa al governo perché forse non è riuscito a bilanciare i consumi, ma se bisogna risparmiare dobbiamo farlo tutti insieme con la stessa voglia e la stessa convinzione, perché un aiuto a vicenda gli Italiani possono darselo. Il governo inglese ha messo alla prova i cittadini del Regno Unito istallando dei contatori nelle cucine delle case popolari, rendendosi conto all’istante dell’alto consumo, sono riusciti a risparmiare circa il 15% dell’elettricità. In fondo non è così complicato fare attenzione al consumo dell’energia elettrica, basta fare attenzione al contatore per conoscere il vero consumo.
Federica Cirillo