Nell’ ambito della due giorni alla Cittadella della Cultura, si è tenuta una conferenza sul tema della riqualificazione ambientale degli edifici pubblici e, soprattutto, delle scuole.
Ha moderato l’ incontro la Preside Eleonora Matteo dell’ Istituto Panetti. Hanno relazionato l’ Assessore al Territorio e la Qualità ambientale Angela Barbanente, il sindaco di Minervino di Lecce Ettore Caroppo, l’ architetto Paterno, esperto di “case passive” (ossia case che prevedono la produzione e non la dispersione di energia) ed il dott. Compagnoni, dirigente MIUR-DGAI.
E’ stata sottolineata l’ importanza di adeguarsi alle norme europee in merito la sostenibilità ambientale: ciò porta vantaggi non solo in termini di vivibilità, ma anche nella dimensione economica e sociale. “Vivere sostenibile” è economico e doveroso verso le future generazioni. Entro il 2020 l’ Europa impone il raggiungimento di diversi obiettivi e la Regione Puglia sta cercando di mantenerli. La legge regionale n.13/2008 “Norme per l’ abitare sostenibile” sancisce i principi cui l’ amministrazione deve attenersi.
A gennaio sono stati stanziati circa 32 milioni di Euro di fondi europei (Po Fesr 2007-2013) destinati a 64 edifici, candidati a diventare entro il 2013 ad “impatto zero”; 53 di questi sono edifici scolastici. Ma il piano non prevede soltanto interventi strutturali (l’ impianto di pannelli fotovoltaici sui solai, illuminazione a tecnologia LED, impianto geotermico, isolamento termico, ecc.), poichè la prima fonte di energia è il risparmio, evidenzia l’ Assessore Barbanente. Bisogna compiere una vera e propria rivoluzione, perchè si abbia la coscienza di uno stile di vita eco-sostenibile. In linea con questo principio il sindaco Caroppo, ha deciso che l’ edificio su cui intervenire (progetto “school for the earth”) sarà una scuola elementare: qui i beneficiari sono nel pieno della formazione, giovani per prendere certe abitudini e non troppo piccoli per comprenderne il significato. Se tutti i parametri di riqualificazione e manutenzione verranno rispettati, si stima per il 2015 un risparmio del 94% della spesa attuale. Un alleggerimento di tasca pubblica notevole, quindi.
Siamo abituati a spendere troppa energia e non rendercene conto: negli ultimi anni si è registrato un abbassamento del fabbisogno energetico per le aziende, causato dalla necessità di ridurre le spese per via della crisi, ma ad un’ impennata del fabbisogno energetico residenziale. Sintomo della ancora poco soddisfacente sensibilità comune alla tematica ambientale.
Ma dalla giornata si evince che volontà e proposte ci sono…mostrando ai cittadini il risultato concreto di questi sforzi, non sarà difficile invertire la rotta.
Claudia Morelli