“L’ultimo emblema della vergogna è la negazione delle cure da parte della Asl di Bari ai pazienti poliomielitici in carrozzella. Cure negate che significano vita negata, perché in assenza di almeno un ciclo di fisioterapia adeguata – e siamo già al di sotto del necessario – queste persone sono destinate alla completa decadenza fisica e, dunque, alla non autosufficienza e all’immobilità a letto. Quando il presidente Vendola prenderà atto che la sanità pugliese ha ormai toccato il fondo e si deciderà a ridare dignità ai cittadini vessati da tasse inique che non si trasformano in servizi efficienti, al personale sanitario che opera in condizioni intollerabili, tra precarietà, carenze, turni massacranti e incertezza organizzativa?
Questa riorganizzazione sembra più figlia di sette anni in balia di un micidiale miscuglio di politiche clientelari, sprechi, approssimazione e inefficienza. Colpi durissimi inferti alla Puglia e ai suoi cittadini da ben due governi Vendola.
Nella nostra regione stanno venendo meno i livelli essenziali di assistenza, come dimostrano le denunce dei cittadini per liste d’attesa interminabili e disservizi, nonché degli stessi medici e paramedici e delle organizzazioni sindacali. Inascoltati.
Si tratta di una situazione che abbiamo portato spesso, negli ultimi mesi, all’attenzione del Ministro e della Commissione di Inchiesta sull’efficienza del servizio sanitario nazionale. E il nostro senso di responsabilità nei confronti della comunità pugliese e anche degli operatori sanitari costretti a lavorare in condizioni al limite del tollerabile, ci ha indotto ad un atteggiamento di collaborazione istituzionale che ci ha portato a chiedere l’intervento del Governo nazionale per risolvere anche il problema degli operatori sanitari ex stabilizzati il cui licenziamento rischia di mettere a serio rischio il diritto alla cura e alla prevenzione dei cittadini pugliesi.
È su questo che attendiamo risposte. Sinora solo silenzio”.
Sen. Luigi d’Ambrosio Lettieri
Segretario Commissione Sanità del Senato